L’Unione Europea non ci lascia da soli
Il soccorso degli Stati membri a Ravenna
Slovenia, Slovacchia e Francia. Questi gli Stati membri UE che hanno prestato soccorso nel territorio di Ravenna a seguito dell’alluvione. I volontari, attivati tramite il meccanismo della Protezione Civile dell’UE, hanno raggiunto il ravennate a seguito dell’appello del Comune al Governo e alla Protezione Civile nazionale.
Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna, ha voluto personalmente ringraziare gli operatori della Protezione Civile slovena e dei Vigili del Fuoco slovacchi a nome dell’intera comunità.
Le squadre slovacca e slovena hanno collocato 4 pompe (2 da 1660 litri al secondo e 2 da 500) presso l’impianto idrovoro di via degli Zingari caduti nei lager. In aggiunta, il Sindaco ha ricevuto una telefonata dell’ambasciatore della Slovenia, che ha chiesto aggiornamenti sulla situazione.
Che cos’è il meccanismo di Protezione Civile dell’UE?
Uno Stato membro può richiedere assistenza alla Protezione Civile dell’UE quando un’emergenza supera le capacità di risposta del paese stesso.
Coordinato dalla Commissione europea e istituito nel 2001, il meccanismo è già stato attivato per oltre 650 emergenze e crisi all’interno e all’esterno dell’UE. Il suo obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione tra i 27 paesi membri e 9 Stati partecipanti (Islanda, Norvegia, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro, Turchia, Bosnia ed Erzegovina, Albania e, più recentemente, Ucraina) in materia di protezione Civile per migliorare la prevenzione, preparazione e risposta ai disastri.
Come funziona il meccanismo di protezione Civile dell’UE
Il cuore operativo del meccanismo di protezione Civile dell’UE è il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC): monitora gli eventi in tutto il mondo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e coordina gli sforzi dell’UE di risposta alle catastrofi. Anche le mappe satellitari prodotte dal servizio di gestione delle emergenze di Copernicussostengono le operazioni di protezione Civile. Le informazioni geospaziali tempestive e precise fornite da Copernicus sono utili per identificare le zone colpite e pianificare le operazioni di soccorso in caso di catastrofi.
Il meccanismo comprende un pool europeo di protezione Civile, le cui risorse sono messe a disposizione dagli Stati membri per essere dispiegate immediatamente all’interno o all’esterno dell’UE. Questa riserva (rescEU) è stata istituita nel 2019 l’UE e comprende:
- Una flotta di aerei ed elicotteri antincendio;
- Aerei per l’evacuazione medica;
- Squadre mediche di emergenza e ospedali da campo;
- Una scorta di attrezzature mediche e di risorse per laboratori mobili;
- Capacità di rilevamento, decontaminazione e costituzione di scorte per rispondere a incidenti chimici, biologici, radiologici e nucleari;
- Ricoveri temporanei;
- Trasporti e logistica.
Il meccanismo di protezione Civile dell’UE contribuisce inoltre a coordinare le attività di preparazione e prevenzione delle catastrofi svolte dalle autorità nazionali e contribuisce allo scambio delle migliori pratiche.
Per garantirne una migliore risposta alle sfide future, nel maggio 2021 il Consiglio ha adottato un nuovo regolamento che ne rafforza il meccanismo, per rispondere al meglio ai nuovi rischi nell’UE e rafforzare la riserva rescEU.
La protezione Civile dell’UE in azione
Qualsiasi paese del mondo può chiedere aiuto al meccanismo di protezione Civile dell’UE.
Le più recenti attivazioni includono:
- Il terremoto in Turchia e in Siria (2023);
- La guerra della Russia contro l’Ucraina (2022-2023);
- L’emergenza sanitaria COVID-19 (2020-2022);
- Gli incendi boschivi in Europa (2021-2022);
- I rimpatri dall’Afghanistan (2021).
Riferimenti
https://www.consilium.europa.eu/it/policies/civil-protection/ (Protezione Civile europea)
https://emergency.copernicus.eu/mapping/#zoom=2&lat=34.021&lon=43.5305&layers=0BT00 (Servizio Copernicus)
https://civil-protection-humanitarian-aid.ec.europa.eu/what/civil-protection/emergency-response-coordination-centre-ercc_en (Centro di coordinamento della risposta alle emergenze)
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_17_4731 (Risorse rescEU)