Roberta Metsola allo State of the Union 2022: i compiti dell’Unione Europea per le nuove generazioni
Il 5 e 6 maggio, a Firenze, ha avuto luogo l’annuale incontro sullo Stato dell’Unione.
Il 5 e 6 maggio, a Firenze, ha avuto luogo l’annuale incontro sullo Stato dell’Unione.
Lo Stato dell’Unione (SOU) è un evento annuale organizzato dall’Istituto Universo Europeo di Fiesole dal 2011 che rappresenta un momento di fondamentale incontro e scambio tra le istituzioni, l’accademia e i policy makers. La conferenza vede infatti la consueta partecipazione di capi di stato, rappresentanti delle istituzioni dell’Unione Europea, esperti e ricercatori universitari, think thanks, opinion leaders e imprenditori, Organizzazioni Non Governative, giornalisti e rappresentanti della società civile.
Quella del 2022 è la dodicesima edizione dello Stato dell’Unione. Il tema di quest’anno sono le nuove generazioni: “A Europe Fit for the Next Generation?” è un titolo che pone una domanda per il presente e per il futuro dell’Unione Europea.
Divisa in cinque panel, l’edizione di quest’anno si è concentrata sul ruolo dell’Unione europea in un panorama globale in costante evoluzione. Leader ed esperti si sono occupati delle questioni che riguardano la governance multilaterale, lo stato di salute della democrazia e dello stato di diritto, le migrazioni, il futuro della digitalizzazione: tutti temi nelle quali la domanda di fondo è stata come le crisi che stiamo vivendo possano alimentare un cambiamento positivo.
Le discussioni e il confronto hanno riguardato temi cari ai cittadini dell’Unione Europea come il recovery plan e l’uscita dalla pandemia, ma anche temi che vanno oltre i confini europei e che hanno dunque riguardato il futuro delle relazioni transatlantiche, il conflitto in Ucraina, le conseguenze geopolitiche ed economiche della crisi in atto.
Tra i rappresentanti istituzionali che hanno preso parola nella due giorni era presente anche Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo.
“Prima di capire cosa l’Europa dovrebbe essere dobbiamo capire cosa l’Europa è e cosa i cittadini vorrebbero che fosse”. In un discorso in equilibrio tra realismo e idealismo, la Presidente del Parlamento ha ricordato quelle che sono le sfide e le opportunità dell’Unione Europea odierna: un’UE a cui guardano anche numerosi paesi che ancora non ne fanno parte, ma che devono guardare all’UE non soltanto come ad un blocco economico o a qualcosa che riguarda la libertà di movimento o l’abolizione dei costi di roaming, ma come qualcosa che riguarda innanzitutto dei sogni, dei valori e un futuro condiviso.
Tuttavia, ha ricordato Metsola, bisogna anche essere consapevoli dei problemi che l’UE affronta oggi: la polarizzazione politica, il senso di esclusione che molti cittadini oggi sperimentano, l’aumento del costo della vita, le sfide di un ordine mondiale che sta rapidamente cambiando.
L’UE deve dunque rispondere a queste sfide assumendosi la responsabilità della leadership e difendendo lo stile di vita europeo che, secondo Metsola, rischiamo di dare troppo per scontato.
Il ruolo delle nuove generazioni sarà, in questo contesto, fondamentale: saranno loro infatti a impegnarsi attivamente sul fronte del cambiamento climatico, a raccogliere i benefici di un’economia digitale, a consumare in maniera differente da quanto non si faccia oggi. Tuttavia, ricorda la Presidente, le nuove generazioni non vanno lasciate sole. Le loro sfide sono infatti responsabilità delle generazioni che oggi guidano il mondo.
La responsabilità dell’Unione Europea è quella di ascoltare e agire per rispondere alle domande che arrivano dai cittadini in tema di salute, clima, sicurezza e difesa, nonché di difendere i valori comuni dei diritti fondamentali, della democrazia, della libertà, della solidarietà e dell’uguaglianza.