Rosella Postorino

23 maggio – ore 10:00. Teatro Alighieri, via Angelo Mariani 2

Mi limitavo ad amare te, incontro con l’autrice Rosella Postorino

il percorso di lettura è un format divenuto ormai un carattere distintivo del Festival delle Culture: inizia con la scelta di un libro che viene donato agli studenti, che lo leggeranno in orario scolastico ed extrascolastico, e si conclude in un incontro con l’autore. In due anni oltre 2500 giovani, supportati dagli insegnanti, hanno letto testi di grande valore letterario e si sono confrontati su temi contemporanei con scrittori di rilievo internazionale come il premio Nobel Abdulrazak Gurnah, Maaza Mengiste, Kader Abdolah, Viola Ardone.

Quest’anno è stato scelto il bellissimo romanzo Mi limitavo ad amare te della scrittrice Rosella Postorino, che racconta le vicende di un gruppo di ragazzi bosniaci accolti in Italia durante il conflitto dei Balcani. “Questo testo ci permette non solo di parlare di una guerra esplosa solo qualche decennio fa a pochi chilometri da Ravenna, in Europa, di cui i giovani sanno poco, ma di affrontare con la giusta distanza tematiche attuali e complesse quali il rapporto tra democrazia, consenso e nazionalismo, il rischio genocidario, la tutela delle minoranze in un paese multiculturale, la fragilità delle organizzazioni internazionali e sovranazionali nate dopo la seconda guerra mondiale” spiega Paolo Fasano, responsabile dell’U.O. Politiche per l’Immigrazione e la Cittadinanza. È inoltre un tema strettamente connesso alla recente storia del nostro territorio. L’assessora all’Immigrazione Federica Moschini ci ricorda che “Nel 1993 nel pieno della guerra in Bosnia, la comunità ravennate accolse per la prima volta dei profughi di guerra, 171 cittadini bosniaci, manifestando una profonda sensibilità, eredità del passato – pensiamo all’accoglienza nel dopoguerra dei bambini dal Meridione – che si conferma anche nella storia attuale della città, come abbiamo avuto modo di verificare più di recente per l’emergenza ucraina o durante e dopo l’alluvione che ha colpito tutti. Il valore della solidarietà è senza dubbio scolpito nel DNA della nostra comunità”. La guerra degli anni ’90 nella ex-Jugoslavia è un’occasione per parlare di come, anche oggi, le democrazie possano cedere il passo ai nazionalismi e di come sia possibile che comunità multiculturali pacificamente conviventi si sgretolino, schiacciando i diritti umani e costringendo le popolazioni alla fuga.

Altri appuntamenti di approfondimento sulla guerra dei Balcani per gli studenti e la cittadinanza sono previsti presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense: il 23 gennaio sulla dissoluzione della Jugoslavia e le cause della guerra nei Balcani con il prof. Francesco Privitera, gli altri si terranno il 10 marzo alle ore 17:30 con la scrittrice Elvira Mujčić, autrice de La buona condotta, che partendo da un fatto realmente accaduto all’indomani dell’indipendenza del Kosovo, ci racconta una storia emozionante, mostrandoci come un futuro migliore possa sempre sorgere anche nelle condizioni più avverse, grazie all’impegno di singoli uomini e donne, nonostante la propaganda e le manipolazioni; il 14 marzo alle ore 10:00 ascolteremo il racconto di testimoni diretti che quella drammatica esperienza l’hanno vissuta in prima persona, attraverso le parole del prof. Emir Šehić. Infine lo spettacolo 1993: Ravenna città aperta a cura di Ravenna Teatro, il 13 maggio alle ore 18:00 al Teatro Rasi, ultimo appuntamento della rassegna Storie di Ravenna, ci racconterà con il linguaggio del teatro una toccante storia di accoglienza della comunità ravennate.

Il percorso di lettura delle scuole superiori, che coinvolge oltre 900 ragazzi, si concluderà con l’incontro con la scrittrice, che risponderà alle domande degli studenti il 23 maggio alle ore 10:00 al Teatro Alighieri. Modera Elvira Mujcic.

Rosella Postorino
Rosella Postorino