INTI ILLIMANI

Formazione ufficiale :

* HORACIO SALINAS: Direttore musicale, compositore, voce, chitarra, cuatro, tiple, charango, percussioni;

* MARCELLO COULON: Compositore, voce, chitarra, chitarra messicana, tiple, erpa, hammered dulcimer, flauto;

* JORGE BALL: Flauti, quena, piccolo, quatro, percussioni;

* HORACIO DURAN: Charango, cuatro, violino, percussioni, voce;

* JORGE COULON: Compositore, voce, chitarra, tiple, arpa, dulcimer, rondador;

* FERNANDO JULIO: Contrabbasso;

* EFREN MANUEL VIERA: Conga, bongo, timbali e varie percussioni latine, sax baritono, clarinetto.
Quello che oggi gli Inti-Illimani sono è qualcosa di molto diverso da quello che per molti probabilmente ancora rappresentano: un gruppo di grande world music e di intensa ricerca di contaminazioni, una modernissima band con alle spalle la polvere dei palcoscenici di tutto il mondo. E non più e non soltanto gli ambasciatori della musica latina nel mondo, l’immagine dei musicisti esiliati dal loro paese che lottano per riconquistare la legittima appartenenza alla loro terra. La storia degli Inti-Illimani parte nel 1967 con l’incontro tra sette studenti dell’Università di Santiago (Cile) che danno vita a un progetto che risulterà a lungo termine. “Abbiamo un nostro concetto di società e relazioni interumane e cerchiamo di convertire le nostre idee in suoni, non fare parte dell’uno o dell’altro partito politico, ma in un certo qual modo portare in giro un modo migliore” è una delle frasi più famose della band.

Pian piano questi artisti incominciano ad assumere una struttura che s’immedesima nella musica tradizionale latino-americana basata su un’orchestrazione di strumenti a fiato, ad arco, a percussione, fino a raggiungere più di trenta elementi in scena.

Il 1972 è l’anno delle turnèe in America Latina e dell’ufficializzazione della formazione stabile composta da M.Berrù, J.M.Camus, J.Coulon, H.Duran, H.Salinas, J.Seves.

Il golpe di Pinochet li costringe a fuggire dal loro paese per trasferirsi in Italia, che diventerà il loro paese d’adozione e dove vincono il disco di platino. Da questo momento il loro successo non conosce soste e per il gruppo nascono collaborazioni in tutto il mondo. Dopo aver sbancato perfino in Inghilterra, per la band si prospetta la possibilità di tornare in Cile. Ormai simbolo di un grande messaggio di pace, partecipano al concerto organizzato da Amnesty International in compagnia di altri grandi come Bruce Springsteen ecc.

L’album del 90 in collaborazione con Paco Pena e J.Williams li vede sempre alla ricerca di nuove evoluzioni musicali e determinati a raggiungere vette inarrivabili.

Le turnèe si espandono in tutto il globo, e le loro esibizioni si arricchiscono del contributo di grandi artisti come Miriam Makeba e Mercedes Sosa. L’album “Grande Exitos” ottiene il disco di platino, mentre “La Rosa de los vientos”, non ancora pubblicato in Italia, mostra tutta la raffinatezza del gruppo sviluppata in trent’anni di storia. Questo straordinario disco, su stessa ammissione della band, è stato concepito in luoghi comuni e semplici, come alberghi, treni, aerei ecc., luoghi che rispecchiano l’aspetto esistenziale della loro musica.

Nel loro “Programma Sinfonico” (opera del compositore cileno Josè Miguel Tobar e del maestro Roberto De Simone) trovano spazio vari generi musicali fusi tra loro, come brani latini, classici, orchestrali e popolari. All’ interno spiccano brani come “Maria Canela”, “Bordel 1900 di Astor Piazzolla”, “EI Mercado de Testaccio”, “Media Noche”, “Fino a Cetra Austina” (brano integralmente arrangiato da Roberto De Simone). Dopo un concerto tenuto a Londra in collaborazione con Peter Gabriel ed Emma Tompson, vengono invitati dallo stesso Peter alla registrazione del suo ultimo album.

Da annoverare tra le iniziative degli “Inti” una serie di tributi per Victor Jara, artista cileno giustiziato nell’era Pinochet, la cui musica risulta parte indelebile del repertorio del gruppo grazie anche alla passione riversata nei confronti della sua arte da parte del capo-gruppo H.Salinas. La band ha inoltre dedicato all’artista i brani “Cancion a Victor” e “Canto de las Estrellas”.