Formazione ufficiale :
* HORACIO SALINAS: Direttore musicale, compositore, voce, chitarra, cuatro, tiple, charango, percussioni;
* MARCELLO COULON: Compositore, voce, chitarra, chitarra messicana, tiple, erpa, hammered dulcimer, flauto;
* JORGE BALL: Flauti, quena, piccolo, quatro, percussioni;
* HORACIO DURAN: Charango, cuatro, violino, percussioni, voce;
* JORGE COULON: Compositore, voce, chitarra, tiple, arpa, dulcimer, rondador;
* FERNANDO JULIO: Contrabbasso;
* EFREN MANUEL VIERA: Conga, bongo, timbali e varie percussioni latine, sax baritono, clarinetto.
Pian piano questi artisti incominciano ad assumere una struttura che s’immedesima nella musica tradizionale latino-americana basata su un’orchestrazione di strumenti a fiato, ad arco, a percussione, fino a raggiungere più di trenta elementi in scena.
Il 1972 è l’anno delle turnèe in America Latina e dell’ufficializzazione della formazione stabile composta da M.Berrù, J.M.Camus, J.Coulon, H.Duran, H.Salinas, J.Seves.
Il golpe di Pinochet li costringe a fuggire dal loro paese per trasferirsi in Italia, che diventerà il loro paese d’adozione e dove vincono il disco di platino. Da questo momento il loro successo non conosce soste e per il gruppo nascono collaborazioni in tutto il mondo. Dopo aver sbancato perfino in Inghilterra, per la band si prospetta la possibilità di tornare in Cile. Ormai simbolo di un grande messaggio di pace, partecipano al concerto organizzato da Amnesty International in compagnia di altri grandi come Bruce Springsteen ecc.
L’album del 90 in collaborazione con Paco Pena e J.Williams li vede sempre alla ricerca di nuove evoluzioni musicali e determinati a raggiungere vette inarrivabili.
Le turnèe si espandono in tutto il globo, e le loro esibizioni si arricchiscono del contributo di grandi artisti come Miriam Makeba e Mercedes Sosa. L’album “Grande Exitos” ottiene il disco di platino, mentre “La Rosa de los vientos”, non ancora pubblicato in Italia, mostra tutta la raffinatezza del gruppo sviluppata in trent’anni di storia. Questo straordinario disco, su stessa ammissione della band, è stato concepito in luoghi comuni e semplici, come alberghi, treni, aerei ecc., luoghi che rispecchiano l’aspetto esistenziale della loro musica.
Nel loro “Programma Sinfonico” (opera del compositore cileno Josè Miguel Tobar e del maestro Roberto De Simone) trovano spazio vari generi musicali fusi tra loro, come brani latini, classici, orchestrali e popolari. All’ interno spiccano brani come “Maria Canela”, “Bordel 1900 di Astor Piazzolla”, “EI Mercado de Testaccio”, “Media Noche”, “Fino a Cetra Austina” (brano integralmente arrangiato da Roberto De Simone). Dopo un concerto tenuto a Londra in collaborazione con Peter Gabriel ed Emma Tompson, vengono invitati dallo stesso Peter alla registrazione del suo ultimo album.
Da annoverare tra le iniziative degli “Inti” una serie di tributi per Victor Jara, artista cileno giustiziato nell’era Pinochet, la cui musica risulta parte indelebile del repertorio del gruppo grazie anche alla passione riversata nei confronti della sua arte da parte del capo-gruppo H.Salinas. La band ha inoltre dedicato all’artista i brani “Cancion a Victor” e “Canto de las Estrellas”.