Per Handicap si intende una condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona (in base all’età, al sesso e ai fattori socio-culturali).
Chi può fare domanda
Per i minori, la domanda di accertamento dell’handicap può essere presentata dai genitori o dal tutore (legale rappresentante).
Come fare la domanda
Dal gennaio 2010 la presentazione della domanda è informatizzata e si svolge in due fasi:
1 – Il pediatra di base o un altro medico certificatore accreditato compila il modulo della domanda e la invia telematicamente all’INPS, consegnandone una copia all’interessato. Una volta consegnato il certificato, il sistema telematico rilascia un codice che il medico consegna all’interessato assieme al certificato introduttivo firmato in originale.
Il certificato ha validità 30 giorni.
2 – Il genitore deve poi presentare la domanda all’INPS autonomamente in modo telematico, dopo aver acquisito il PIN (solitamente ci si avvale dell’aiuto di associazioni, patronati o sindacati)
Convocazione
La segreteria della Medicina Legale convoca il minore, con i genitori, tramite raccomandata a domicilio.
Cosa occorre quando ci si presenta alla commissione
Nella lettera di convocazione sono riportati tutti i riferimenti: data, orario e luogo di visita.
Va portato, come indicato, un documento valido di identità (con foto) relativo al minore e la documentazione sanitaria aggiornata.
Informazioni utili
L’accertamento di disabilità da parte della Commissione può dare luogo al riconoscimento di benefici economici a seconda della gravità riconosciuta.
Può venire riconosciuto il diritto all’Indennità di frequenza quando il minore presenta, per la sua patologia, difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età (attività scolastiche e extrascolastiche).
Oppure il diritto all’Indennità di accompagnamento in caso di impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita, necessità di assistenza continua.
Al compimento dei 18 anni, occorre sottoporsi ad ulteriore valutazione da parte della Commissione per adulti, pertanto, è opportuno prima di quella data partire con le richieste di verifica. In questo modo, è possibile evitare la sospensione prolungata dei benefici e attivare tempestivamente la concessione della pensione o assegno mensile.
Enti di riferimento
Azienda USL, INPS