Premesso che:
I familiari degli ospiti della casa protetta Garibaldi di via di Roma, confinante con gli spazi esterni del teatro Rasi, hanno dovuto prendere atto con rammarico che l’area solitamente a disposizione per i loro congiunti, molti dei quali in carrozzina, al fianco della struttura, è interdetta da qualche settimana, e per altre settimane, a causa degli allestimenti esterni necessari alle prove del Purgatorio di Ravenna Teatro;
Ricordato che:
La cultura ha senz’altro diritto ai suoi spazi e a volte necessita che essi siano ampliati, ma nel caso di specie sembra che a subirne le conseguenze sia una categoria delicata quale quella dei suddetti ospiti già costretti a vivere in luoghi sempre identici a se stessi e che solo fuori dalla stagione invernale hanno la possibilità di usufruire di spazi che però ora vengono loro tolti;
Sottolineato che:
Nelle fasi di non uso da parte di Ravenna Teatro si potrebbe trovare una soluzione mediana che consenta agli ospiti della Casa Protetta di poter circolare in detti spazi senza interdirne dunque totalmente il passaggio come invece accade ora;
Rilevato che:
Risulta che le prove teatrali che si svolgono in detti spazi esterni spesso si dilunghino in orari notturni e questo ritardi il sonno degli ospiti;
Si interroga la S.V. per sapere:
- Se non ritenga di avviare un confronto tra Ravenna Teatro e la direzione della casa protetta Garibaldi affinchè possa trovarsi una soluzione di compromesso per consentire agli ospiti di circolare negli spazi esterni adiacenti e contestualmente per non ritardare troppo il loro sonno.