La riapertura delle scuole in sicurezza deve essere una priorità. Proprio oggi il Premier Mario Draghi, intervenendo al Senato, ha ipotizzato la ripresa delle lezioni in presenza a partire da dopo Pasqua. Purtroppo, però, restano ancora troppi interrogativi per quanto riguarda le modalità di riapertura e le scuole interessate: a partire dall’infanzia fino ad arrivare all’università.
Di certo c’è che le lezioni dovranno essere svolte all’interno di un ambiente salubre in cui viene ridotta sensibilmente la distribuzione nell’aria di particelle infette e inquinanti. Questo sarebbe sinonimo di sicurezza e garanzia di continuità nello svolgimento delle attività didattiche.
Per questa ragione noi ravennati de La Pigna proponiamo che l’amministrazione comunale si faccia carico dell’acquisto di sistemi certificati di aerazione e sanificazione, da installare nelle aule dei plessi scolastici ravennati, così da affrontare in maniera strutturale il problema della salubrità e della sicurezza degli spazi destinati ad alunni e docenti.
Va evidenziato che si tratterebbe di interventi utili non solo contro il Covid, ma anche e più in generale, di un investimento a lungo termine volto al contrasto dei tradizionali virus influenzali e inquinanti in genere, oltre che al miglioramento della qualità della vita dei nostri bambini e ragazzi.
La Pigna propone inoltre che il Comune di Ravenna attivi subito un servizio di assistenza tecnica hardware a software in favore delle famiglie che hanno i propri figli in DAD.
La proposta nasce da diverse segnalazioni inviateci dalle famiglie: dalle difficoltà di connessione alle reti wireless, a problemi nell’utilizzo dei software e delle piattaforme didattiche utilizzate dalle scuole, fino alle impostazioni dei parametri di rete del router o più semplicemente per l’uso dei microfoni e videocamere.
Per affrontare questi piccoli o grandi ostacoli il Comune potrebbe aprire un canale con le famiglie dei ragazzi che frequentano le scuole primarie e medie del Comune di Ravenna attivando in via sperimentale un numero telefonico di assistenza.
Ciò significa non solo dare maggiori possibilità di accesso alle tecnologie alle famiglie finora escluse, ma significa anche formare alunni e genitori nell’utilizzo di strumenti che oggi sono diventati indispensabili e che lo saranno ancora di più in futuro
Occorre evitare che si allarghino le differenze tra i giovani che hanno o meno la possibilità di accedere e utilizzare la rete al massimo della sua potenzialità.