Premesso che
con comunicazione del 24/11/2020 inviata ai creditori, i commissari giudiziali del concordato preventivo della CMC di Ravenna rendono noto l’emissione degli Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP) quale via per il pagamento della quota assegnata dal piano concordatario.
Nell’elenco dei creditori risulta anche il Comune di Ravenna, che vanta un mancato versamento di Tari di ben €11.022,98 di € 32.776,62 di Imu, per un totale di € 43.799,60;
preso atto che
in detto elenco si informa il Comune di Ravenna dell’emissione del SFP n. 1119 relativo al credito Tari di € 2.205 e del SFP n.677 relativo al credito IMU di € 6556 per un totale di € 8761;
considerato che
il danno economico subito dal Comune di Ravenna ammonta quindi a € 35.038,96 e che sempre in detto elenco figura anche un credito della Cassa Depositi e Prestiti Spa, che gestisce il
risparmio postale degli italiani ivi compresi i ravennati, per un importo di € 4.815.261,28 interamente contestato con relativo SFP n. 3770
considerato, inoltre, che
il Sindaco di Ravenna ricopre l’incarico di consigliere di amministrazione della gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti spa (CDP), percependo un compenso annuo di € 35.000;
ritenuto che
sia necessario fornire ai cittadini e a tutti i contribuenti ravennati, informazioni chiare circa l’origine del credito del Comune di Ravenna per i mancati versamenti di Imu e Tari e per il debito interamente contestato con la CDP;
visto che
la riscossione dei tributi comunali è affidata alla società “in house” Ravenna Entrate controllata indirettamente dal Comune di Ravenna attraverso Ravenna Holding Spa;
interroga il Sindaco e la Giunta comunale per sapere
- a quali annualità (indicando i relativi importi) si riferiscono i crediti di Imu e Tari non versate da CMC;
- in dettaglio quali azioni ha intrapreso Ravenna Entrate nei confronti di CMC al fine di tutelare il credito tributario del Comune di Ravenna;
- quali sono causale, importo e data del credito di CDP nei confronti di CMC;
- qual è la motivazione della contestazione del debito di CMC nei confronti di CDP;
- se e quali azioni CDP intenda intraprendere per il riconoscimento del proprio credito e per ottenere l’emissione del proprio SFP definitivo.