Premesso che
in data 16 settembre 2020 è stata pubblicata da 2 testate giornalistiche online la notizia o presunta tale diffusa – come si legge nella nota – in nome e per conto dei rispettivi gruppi consiliari, da Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Massimiliano Alberghini (Gruppo Alberghini), Samantha Gardin (Lega Nord) e Alberto Ancarani (Forza Italia) nella quale chiedono al Comandante della Polizia Locale di sapere dov’è finita la centrale dell’impianto di filodiffusione acquistata a suo tempo dalla Mariani Srl (e non dal signor Maurizio Bucci) che era presente nella sala riunioni del Direttore Generale;
nella stessa nota i 4 consiglieri comunali chiedono pubblicamente, con chiaro intento di pressare il Comandante della Polizia Locale, di sanzionare Maurizio Bucci per fantomatiche violazioni previste dal vigente regolamento di polizia municipale;
considerato che
l’impianto di filodiffusione del centro storico – come già emerso chiaramente dall’accesso agli atti effettuato qualche settimana fa – è stato installato abusivamente dalla ditta Valerio Maioli Impianti srl poi dichiarata fallita;
la Giunta Comunale di Ravenna negli anni 2006, 2007 e 2008 erogò contributi per oltre 22.000 euro alla Valerio Maioli Impianti srl e alle Associazioni datoriali facenti parte della Cabina di Regia, nonostante l’impianto di filodiffusione fosse stato installato senza alcuna autorizzazione e quindi abusivo;
considerato che
l’insistenza dei sopracitati consiglieri nel pretendere una sanzione a carico del Sig. Maurizio Bucci, può essere interpretata senza margine di errore come un’indebita pressione sul Comandante della Polizia Locale, servendosi del mezzo stampa per divulgarla aumentando il pressing;
interroga il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:
quali irregolarità e/o violazioni ha eventualmente compiuto il Signor Maurizio Bucci in qualità di “indicato” (dai 4 consiglieri comunali) proprietario dell’impianto di filodiffusione rispetto a quanto previsto dal regolamento di Polizia Locale;
chi ha asportato dalla sala riunioni del direttore generale la centralina dell’impianto di filodiffusione indicando il soggetto proprietario della stessa e la data del trasferimento; per quale motivo il Vice Sindaco Eugenio Fusignani, pur essendo a conoscenza – a detta sua e come confermato nella mail del 21 agosto spedita pochissime ore dopo la segnalazione di una cassa in stato precario in via Cavour – del nome del proprietario dell’impianto non lo ha informato della situazione per chiedergli, come sempre successo in 2 casi in 8 anni, di rimuovere il filodiffusore.