Premesso che
i lavori di rinaturalizzazione della Pialassa Piomboni, appaltati nel 2012 dovevano essere terminati entro il 2014;
preso atto che
la relativa Valutazione di Impatto Ambientale del 2009, avente validità 5 anni, causa ritardi nella realizzazione dei lavori, è stata prorogata per ben 3 volte, l’ultima delle quali, con provvedimento del novembre scorso da parte della Regione Emilia Romagna, di ulteriori 4 anni e quindi fino al 2023;
dato atto che
si appende da una testata ravennate online che, tra le cause dei ritardi nella conclusione dei lavori, vi sarebbero prescrizioni di Arpae e in ultimo un nuovo piano di utilizzo dei materiali per la formazione dell’argine che deve separare la zona portuale da quella ambientale della Pialassa Piomboni ;
considerato che
durante la Commissione consiliare Ambiente del marzo scorso, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, dichiarò con estrema certezza la scendenza entro i primi dell’anno 2020;
ritenuto che
anche questa situazione sia frutto di una gestione estremamente negativa da parte del Presidente Daniele Rossi e che un ulteriore slittamento della fine lavori nel 2023 comporti ulteriori danni alla situazione ambientale della già disastrata Pialassa Piomboni;
si interroga il Sindaco e la Giunta Municipale per sapere
- se ritiene normale un ulteriore slittamento, fino al 2023, della conclusione dei lavori nella Pialassa Piomboni ;
- come giudica l’operato del Presidente dell’Autorità Portuale Daniele Rossi che, dopo aver dichiarato nella Commissione consiliare Ambiente che i lavori sarebbero stati ultimati certamente entro l’inizio del 2020, ora a distanza di pochi mesi chiede una proroga per la conclusione degli stessi di ulteriori 4 anni , e quindi fino al 2023.