Premesso che
il giorno 5 marzo 2021, sul sito internet di un quotidiano a diffusione romagnola è apparsa la segue notizia: “La Romagna in zona rossa da lunedì. Nonostante un Rt della regione Emilia Romagna del 1,13, sindaci e Ausl Romagna hanno spinto la Regione a varare misure più restrittive sin da subito, ovvero dal prossimo lunedì”.
Considerato che
poche ore prima, il Ministro della Salute Roberto Speranza aveva confermato la zona arancione per l’Emilia Romagna, sulla base dell’indice Rt registrato a 1,13 e quindi al di sotto del valore 1,25 che fa scattare il passaggio automatico in zona rossa.
Considerato inoltre che
pochi giorni prima, ossia in data 27 febbraio 2021, la Regione Emilia-Romagna aveva diramato un comunicato tramite il proprio portale, nel quale informava della decisione del passaggio a zona “arancione scuro” di tutta la Romagna (ad eccezione del Comune di Forlì) a partire dal 2 marzo 2021.
Preso atto che
sia per il passaggio in zona arancione scuro sia per quello in zona rossa, il Sindaco uscente de Pascale ha dato il proprio convinto assenso.
Il Dott.Tiziano Carradori, Direttore Generale di Ausl Romagna, nelle ultime settimane ha sempre rimarcato pubblicamente che l’ospedale di Ravenna non fosse sotto pressione causa ricoveri da Covid-19.
Visto che
i dati dei contagi delle ultime settimane relativi al Comune di Ravenna e rilasciati dalla stampa hanno evidenziato valori contenuti che, secondo i parametri nazionali, non facevano scattare né l’arancione scuro né la zona rossa.
Evidenziato che
il passaggio in zona rossa della Romagna e quindi anche del Comune di Ravenna, causa gravi disagi ed ingenti danni ai ravennati, ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese, molte delle quali sono già allo stremo dopo un anno di pandemia.
Interroga il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:
1) per quale motivo, alla luce dei valori del contagio e nonostante le indicazioni del Ministero della Salute, la S.V. abbia richiesto al Presidente della regione Emilia-Romagna il passaggio in zona rossa per almeno 14 giorni;
2) per quale motivo, prima di assumere tale decisione non siano stati interpellati preventivamente le associazioni di categorie e le rappresentanze economiche del territorio;
3) se la S.V. abbia valutato preventivamente l’ammontare dei danni economici a carico della nostra economia a seguito della decisione del passaggio in zona rossa e se sì, quale sia stata la stima.