Premesso che
– il contratto collettivo nazionale del comparto sanità in merito all’orario di lavoro prevede che, qualora la prestazione di lavoro giornaliera ecceda le sei ore, il personale abbia diritto a beneficiare di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del pasto, anche con il servizio mensa;
– in caso di turno notturno la prestazione lavorativa supera le 6 ore (poiché le ore lavorate sono almeno 7) e il giorno in cui il lavoratore smonta è a tutti gli effetti un giorno di servizio, mentre la giornata compensativa del turno notturno è la giornata successiva;
Evidenziato che
– l’AUSL della Romagna non garantisce il riconoscimento della fruizione del servizio mensa nel giorno in cui il lavoratore smonta dal turno, ritenendo erroneamente che non venga maturato il diritto, nonostante le 7 ore di lavoro maturate;
– all’interno della nostra Regione esistono AUSL dove tale diritto è riconosciuto ad esempio quella di Modena e quella di Ferrara, e ciò crea una disparità ingiustificata di trattamento del personale sanitario a seconda dell’Ausl di competenza;
Considerato che
– il diritto ad usufruire del beneficio contrattuale della mensa è previsto nei giorni di servizio e di effettiva presenza al lavoro ed in relazione alla particolare articolazione dell’orario di lavoro attribuito;
– l’attuale pandemia sta mettendo a dura prova il personale sanitario e sempre più prendiamo atto dell’importanza del nostro servizio sanitario e del grande lavoro compiuto quotidianamente dal nostro personale;
- la recente sentenza della Corte di Cassazione Sezione Lavoro del 1 marzo 2021 numero 5547 ha riconosciuto al dipende turnista dell’azienda sanitaria il diritto all’erogazione dei buoni pasto per il personale che svolge i turni pomeridiani, notturni e festivi con orario di lavoro eccedente le 6 ore ;
- ad oggi a nulla sono valse le diverse richieste del Sindacato Nursind Ravenna ad Ausl Romagna di applicazione di quanto previsto dal contratto sanità per il diritto alla mensa o all’erogazione dei buoni pasto al personale che svolge lavoro notturno
Interroga il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere
• se sia al corrente della situazione sopraesposta;
• se ritenga opportuno, anche alla luce della richiamata sentenza della Corte di Cassazione Sezione Lavoro, intervenire affinché anche Ausl Romagna applichi il diritto alla pausa e al servizio mensa, qualora la prestazione di lavoro giornaliera ecceda le sei ore, anche dopo il turno notturno o quantomeno venga riconosciuto ai lavoratori in quell’occasione il buono pasto