Premesso che
- La ristorazione scolastica è un momento importante per avvicinare i bambini a una corretta educazione, un corretto utilizzo del cibo e per effettuare buone azioni volte alla lotta allo spreco del cibo
- Secondo Camst (fine 2017) in media nella refezione scolastica il 12% del pasto rimane nel piatto, soprattutto pane, frutta e verdura, inoltre “erano in 9.500 a mangiare in mensa, per oltre 6.500 pasti al giorno. Numeri alla mano vengono distribuiti 55.000 chilogrammi di pane all’anno, di cui 10.000 vanno buttati, e 60.000 di frutta, con la possibilità di recuperarne 30.000”
Ricordato che
- Il Comune di Ravenna dal 2017 ha promosso il progetto “Io non spreco bag” attraverso il quale dovrebbero esser state distribuite ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado che usufruiscono della refezione, 8.000 borse con cui portare a casa gli alimenti non consumati
- Il Comune di Ravenna dal 2017, in collaborazione con Camst e con l’associazione San Rocco, ha firmato un protocollo per il recupero dei pasti in eccedenza in quattro istituti cittadini forniti di grandi cucine: Ricci-Muratori dove sono distribuiti ogni giorno 580 pasti; Randi (345) Camerani (400) e Polo Lama Sud (740). Protocollo da considerarsi tacitamente rinnovato fino al 2025.
Evidenziato che
- la sperimentazione di “riutilizzo” dei cibi non consumati copriva solo 2065 pasti, cioè molto meno della metà preparati giornalmente negli istituti ravennati
- continuano ad arrivare segnalazioni di grandi quantità di cibo sprecato in diverse scuole primarie e secondarie di primo grado e conseguenti richieste e stimoli affinché si trovino soluzioni per evitare questo spreco
Chiede al Sindaco e alla Giunta
- quanti sono attualmente i quantitativi di cibo sprecato nei nostri istituti?
- qual è l’efficacia delle due azioni promosse a fine 2017?
- Se le azioni messe in campo nel 2017 hanno avuto esiti positivi e confortanti non è il caso di implementarle ulteriormente arrivando gradualmente a coprire la totalità degli istituti ravennati?
- Se le azioni messe in campo non hanno avuto esiti confortanti sono già previsti ulteriori interventi fin dal prossimo anno scolastico con lo scopo di ridurre, fino ad eliminare, il problema dello spreco del cibo nelle nostre scuole?