VISTO CHE
• la costruzione della ferrovia Faentina avvenne in modo strategico per alleggerire il carico della linea “Porrettana”, permettendo di valicare gli Appennini con un ulteriore
collegamento;
• il 9 novembre 1880 furono inaugurati i lavori per la costruzione della nuova strada ferrata, partendo da Faenza in direzione Appennini;
• il 9 gennaio 1887 fu aperto il tratto Faenza-Fognano;
• il 26 agosto 1888 fu inaugurato il percorso da Fognano a Marradi;
• la tratta da Borgo San Lorenzo a Firenze fu aperta l’8 aprile 1890;
• il 21 aprile 1893, con l’inaugurazione della tratta Borgo San Lorenzo – Marradi, fu completata l’opera di costruzione del nuovo percorso ferroviario;
• con la costruzione della direttissima “Bologna-Firenze”, la linea faentina perse la sua funzione strategica, rimanendo però un importante collegamento tra la Toscana e la Romagna;
• la “ferrovia Faentina” subì ingenti danni durante il secondo conflitto mondiale e fu ripristinata solamente nel 1957, con l’esclusione di quasi tutta la tratta Borgo San
Lorenzo – Firenze via Vaglia, riaperta il 9 gennaio 1999. Solo nel dicembre 2007 è stato attivato anche sulla tratta Faenza – Firenze S.M.N. il Memorario, con l’arrivo
direttamente nella Stazione di Santa Maria Novella;
• le opere di ricostruzione post-bellica non permisero l’elettrificazione della linea a causa della scarsa altezza delle gallerie per installare la catenaria.
VISTO ALTRESÌ CHE
• il 23 agosto 1863 fu inaugurata la linea ferroviaria che partendo da Castel Bolognese e passando da Lugo e Russi, giungeva a Ravenna;
• nel 1912 iniziarono i lavori della tratta tra Faenza e Ravenna concepita per il risolvere principalmente il problema del doppio regresso ferroviario a Castel Bolognese e a
Faenza a cui erano obbligati i convogli che dal porto di Ravenna erano diretti a Firenze;
• il nuovo tracciato, inaugurato nel 1921, tramite una derivazione all’altezza di Russi permise ai treni di giungere a Faenza, in modo che i convogli potessero essere instradati direttamente sulla Faentina.
ATTESTATO CHE
• la ferrovia Faentina oggi svolge un importante compito di collegamento tra i territori, ed è questo un elemento caratterizzante di questo percorso che gli ha permesso di rimanere attivo e particolarmente utilizzato per gli spostamenti quotidiani e dei pendolari;
• nel versante toscano la Faentina permette il collegamento di diverse realtà con il capoluogo provinciale e regionale, ma con alcune fasce orarie che sono interamente scoperte dal servizio;
• il tratto che corre nella valle del Lamone, fino a Faenza funge da importante
collegamento tra le comunità montane e collinari e la città romagnola;
• la linea che collega direttamente Faenza e Ravenna, passando per Russi, permette di unire il capoluogo della Provincia di Ravenna con la seconda città per popolazione;
• questa tratta ferroviaria, con la “lentezza” del suo percorso, permette di apprezzare appieno la bellezza dei paesaggi tra la Toscana e la Romagna;
• il sette-centenario dantesco del 2021 sarà l’occasione per un rilancio in chiave turistica della ferrovia che con il Treno di Dante collegherà le città dantesche di Firenze e
Ravenna;
• la particolarità del percorso e le comunità toccate dalla ferrovia permettono di immergersi in un’atmosfera suggestiva offrendo così un turismo a misura d’uomo e nel rispetto della natura, che rende protagonisti e avvicina i territori.
APPRESO CHE
• in Germania nel 2018 è entrato in esercizio commerciale il primo treno con trazione a idrogeno a zero emissioni lungo il percorso;
• tale vettore, in determinate condizioni di produzione e approvvigionamento, può risultare migliorativo come impatto ambientale anche sull’intero ciclo di vita del combustibile, in particolare se il combustibile viene prodotto da fonti rinnovabili e viene utilizzato oltre alla mobilità anche per usi energetici e industriali;
• anche RFI, coerentemente con l’impegno nazionale di decarbonizzazione, ha avviato numerosi progetti che guardano da una parte alla riduzione dei consumi e dall’altro al miglioramento degli impatti, promuovendo iniziative per la produzione delle energie rinnovabili e per l’utilizzo di vettori alternativi a zero emissioni, come l’idrogeno;
• in questo contesto RFI è attivamente impegnata con il fine di realizzare un primo impianto/servizio pilota in territorio nazionale;
• Alstom e Snam hanno firmato un accordo quinquennale per sviluppare i treni a idrogeno in Italia a partire dal 2021. Nell’ambito dell’intesa Alstom si occuperà della fornitura e della manutenzione dei treni a idrogeno, di nuova realizzazione o convertiti, mentre Snam lavorerà allo sviluppo delle infrastrutture per la produzione, il trasporto e il rifornimento.
COSCIENTE CHE
• diventa sempre più necessario ricorrere a sistemi di alimentazione che non dipendano da combustibili fossili investendo su metodologie di produzione di energia che siano
sostenibili e rinnovabili;
• potenziare i servizi di trasporto pubblico, come il treno, permette di valorizzare i territori non solo come sistema metropolitano di mobilità sostenibile verso Firenze e verso
Ravenna, ma anche in chiave turistica e al contempo permetta di unire le diverse
comunità;
• la linea faentina, anche associata al nome di “Dante” per il collegamento alle due città d’arte che collega, ha un grande potenziale di sviluppo turistico.
TENUTO CONTO CHE
• i Sindaci delle città di Firenze e Ravenna hanno scritto a Trenitalia e ai Ministri
Franceschini e De Micheli per chiedere che in occasione dell’anniversario dantesco
venga attivato un servizio di trasporto con un treno unico, alimentato ad idrogeno, che colleghi le due città;
• i Sindaci dell’Unione Comuni del Mugello hanno avanzato la proposta di investire sulla linea sia in termini di maggior numero di corse ma anche in termini di innovazione infrastrutturale.
SOSTIENE E AUSPICA
• che si possano attivare servizi di trasporto con un unico convoglio che colleghi le città di Firenze e Ravenna via Faenza;
• che sulla linea Firenze – Faenza – Ravenna vengano attivati convogli ferroviari alimentati ad idrogeno, tendendo all’obiettivo della produzione dello stesso da fonti rinnovabili;
• che siano incrementate le corse giornaliere nella linea per farla diventare sempre più utile e utilizzabile sia per turismo sia per i pendolari che vivono queste zone, valutando la fattibilità di una fase di incentivazione economica al suo utilizzo al fine di renderlo più appetibile del mezzo privato.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
• a sostenere in tutte le sedi opportune e con tutti gli enti preposti il progetto di
alimentazione dei treni ad idrogeno nelle tratte Firenze – Faenza e Ravenna – Faenza, valutandone successivamente, in caso di impatto positivo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, l’utilizzo anche in tratte merci da e per il porto e l’area industriale;
• ad inoltrare il presente Ordine del Giorno a Trenitalia, ai Ministri Franceschini e De Micheli e ai Presidenti delle regioni Toscana ed Emilia-Romagna.
INVITA L’AMMINISTRAZIONE
• nel caso si proceda all’alimentazione ad idrogeno per i convogli ferroviari a farsi parte attiva affinché in modo coordinato si possa procedere anche ad una stazione di produzione rinnovabile come da obiettivo auspicato e stoccaggio del combustibile in una delle stazioni ubicate lungo il percorso”.
Approvato all’unanimità dei votanti nella seduta consiliare del 16.03 2021