Premesso che
- Con la modifica dei mesi scorsi nello Statuto del Comune di Ravenna all’art.2 comma 7 è stato inserito che le istanze di accesso a spazi pubblici nonché a contributi, sussidi, sovvenzioni o patrocini per eventi o attività dovranno recare espressa dichiarazione circa il loro svolgimento nel pieno rispetto della XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana (che al primo comma, stabilisce: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”), della Convenzione Internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (New York – 7.03.1966), dei principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 12.12.2007 con particolare riferimento art.21, nonché delle norme attuative delle suddette disposizioni e convenzioni.
Considerato che
- il Comune di Ravenna ha autorizzato la sala Comunale di via Aquileia per una conferenza stampa di Forza Nuova tenutasi in data 16/05/2019
Preso atto che
- La richiesta della concessione della sala a titolo gratuito è stata effettuata il 13/05/2019 dalla coordinatrice regionale Desideria Raggi controfirmando il rispetto delle leggi e norme in premessa (come si vede dal documento allegato),
- Ma che la stessa Desideria Raggi alla stampa ha rinnegato il rispetto delle suddette norme dichiarando che “non ha mai firmato nulla e mai lo farà – i bollini antifa li lasciamo a voi da attaccare sulle vostre abitazioni”
Chiede al Sindaco
- Come intende procedere nei confronti del movimento “Forza Nuova” e della sua coordinatrice regionale che ha rinnegato chiaramente alla stampa la volontà di rispettare lo statuto del Comune di Ravenna
- Come intende procedere nel caso di richieste future per spazi pubblici, contributi, sussidi, sovvenzioni o patrocini, provenienti da movimenti che rinnegano la XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana, la Convenzione Internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea