Leggo con un senso di profondo disgusto la sterile ed inopportuna polemica sollevata dalla federazione provinciale di rifondazione comunista che contesta fermamente la giornata del 10 febbraio istituita in memoria delle Vittime delle foibe. “Una narrazione, si legge nella nota, che fa propria la versione del revisionismo storico neofascista e che decontestualizza tale vicenda, occultando clamorosamente le vittime e le atrocità che subirono drammaticamente sia gli antifascisti che le popolazioni slave che vivevano in Venezia Giulia, Istria, Dalmazia e Carnaro. La vicenda delle foibe è, infatti, ben più complessa di quella che ci vorrebbero imporre tramite una legge ideologica che reinterpreta in chiave negazionista la Storia di quel drammatico periodo, ribaltando i ruoli tra vittime e carnefici e negando le violenze e gli eccidi compiuti dagli Italiani e dai Tedeschi in quelle terre martoriate:”
Queste vomitevoli righe sono solo una parte delle cialtronerie di chi non conosce e non vuol conoscere la storia, quella vera, e si limita a vomitare insulti sulla memoria di Civili inermi, uomini, donne e bambini che nulla avevano a che fare con le ideologie della guerra né con le atrocità commesse dalle parti in causa, e che furono massacrati barbaramente senza alcuna pietà.
Tutto ciò premesso si chiede al Sindaco di
Rinnovare l’impegno a preservare la memoria di tali fatti che la storia ci ha consegnato nella sua verità solo dopo anni di silenzi e assenza di responsabilità di chi sapeva ed invece ha sempre taciuto.
Come il Presidente Mattarella che ha riconosciuto l’importanza di preservare la memoria di quei tragici avvenimenti e tramandare ai giovani il senso della Libertà e della Giustizia, così si chiede al Consiglio Comunale tutto, Sindaco in testa, di rigettare tali ignobili ricostruzioni storiche e ribadire la valenza e l’importanza del Ricordo dei Martiri delle Foibe.