Seppur considerato un quartiere tra i più “gettonati” di Ravenna, il Borgo San Biagio è oggi in balia di un inaccettabile e sembra inarrestabile degrado a causa della incapacità degli amministratori locali, con buona pace dei tanti ravennati che invece a questa situazione non vogliono arrendersi.
“Nello storico Centro San Biagio di via Cavina, realizzato nel 1979, la galleria si mostra con molte vetrine vuote alcune attività sono state occupate da uffici o associazioni sportive, mentre le insegne di ristorante etnico, discopub e un bar sono spenti da tempo. Evidenti le criticità anche nel parcheggio a servizio del centro commerciale, causate dalle radici dei pini che hanno sollevato l’asfalto in piazza Nenni e in via Salietti. Un problema, quello delle radici, diffuso nel borgo. Ad esempio nel vicino parco del Fagiolo, l’anello in asfalto è piuttosto rovinato, ma anche diverse strade, piste ciclabili e marciapiedi sono ammalorati. Per tornare ai centri commerciali, nel più recente Centro La fontana, realizzato su due piani nel 1993 fra via Brunelli e vicolo Tacchini, vi sono spazi vuoti oppure occupati da uffici, centri medici e attività sportive. C’è chi chiede questi spazi possano essere trasformato in servizi igienici, dal momento che il supermercato ne è privo. È invece chiuso da tempo il ristorante, mentre la fontana in mosaico dedicata a Galla Placidia, all’esterno del complesso e dalla quale il centro prende il nome, da anni è spoglia e non funziona. Nei pressi del cavalcaferrovia a lato del parco commerciale sono stati forzati gli accessi di una vecchia abitazione già murata tempo fa per evitare intrusioni mentre, dall’altra parte dello stesso viadotto attorno alla rotonda Spagna, resta il vuoto sterrato e recintato di un demolito distributore di carburanti. Torniamo alle problematiche delle aree verdi, perché proprio vicino al già citato Parco Dian Fossey e al ponte appena ristrutturato, in via Zalamella la recinzione del Parco didattico Zappaterra sembra ormai cadere a terra. Poco distante in via Cavina, per rendere il Parco Grishcenko più attraente, era stato unito con il confinante Parco Callegari, un’area verde aperta nel 1997 attorno villa omonima ma chiusa da tempo. In realtà, la situazione delle due aree verdi si è ulteriormente aggravata dal momento che non vi sono più stati riposizionati i giochi per bambini che erano stati rimossi, una struttura in muratura distante dalla strada viene utilizzata come dormitorio per senzatetto e il cantiere per il recupero della villa del 1916 con annessa cappella, ha finalmente ripreso l’attività nel 2021 ma procede molto a rilento. Altro storico edificio in preda al degrado è la Villa Ghigi in via Faentina dove sembra essere decaduta la volontà di aprirvi una struttura ricettiva recuperando questa pregevole dimora storica. Prosegue l’abbandono per la Casa Cantoniera e della propria area verde nella stessa via all’angolo con via Dorese alla quale, per evitare bivacchi sono stati tamponati gli ingressi, e analoga situazione in angolo con via Codronchi dove ormai la fitta vegetazione ha ricoperto un edificio residenziale nel cuore di una zona densamente abitata.”
Ho voluto riportare quasi integralmente un articolo apparso su Il Resto del Carlino di venerdì 01 dicembre 2023 per mettere ancora una volta l’amministrazione ravennate di fronte alle sue enormi responsabilità ed alla sua totale incapacità nel gestire una Città che meriterebbe ben altre attenzioni.
Un ulteriore grido d’allarme che lancio dopo anni di mie inascoltate richieste perché si curino strade, marciapiedi, piazze, verde pubblico e tutto ciò che la nostra Comunità ha diritto di godere e fruire nella maniera migliore possibile senza rischi di inciampare in buche, radici e quant’altro di pericoloso ci sia nei percorsi cittadini.
Tutto ciò premesso si chiede a Sindaco e Giunta di
1. Quando sarà sistemata via Salietti, dato lo stato di pericolo in cui versa a causa del degrado da radici giunto ormai ad un livello davvero inaccettabile;
2. Se e quando si intende ristrutturare la fontana dedicata a Galla Placidia sita nell’omonimo centro commerciale;
3. Cosa si intende fare per il Parco Callegari e tutte le altre aree verdi lasciate adesso in uno stato di indecente abbandono.
4. Cosa si intende fare per mettere in sicurezza strade e marciapiedi del Borgo San Biagio preda di un inaccettabile abbandono ed assenza di manutenzione.
Se Sindaco e Giunta non vogliono ascoltare le sollecitazioni di Fratelli d’Italia che almeno leggano i giornali e si rendano conto di quella che è una inaccettabile realtà per la nostra Comunità Cittadina.