Premesso che
Da circa un mese l’Ucraina è teatro di guerra, fatto che sta provocando una fuga verso i paesi dell’Unione europea di un numero sempre maggiore di persone.
considerato che
di queste persone molte sono giunte in Italia, 13.000 solo in Emilia Romagna, più di 700 nella nostra città e, nella provincia, già si contano circa un migliaio di persone, numero in continuo aggiornamento e che è destinato ad aumentare.
rilevato che
la straordinarietà dell’evento ha fatto sì che i posti a disposizione nei centri di accoglienza siano quasi tutti esauriti e molti sono gli appelli, anche da parte delle autorità, ad aiutare la popolazione ucraina. A tal proposito, anche il Comune di Ravenna, ha creato nel proprio sito, un’apposita area destinata a consentire a chi ne abbia la possibilità, di comunicare la disponibilità ad ospitare profughi e, lo stesso sindaco De Pascale, anche in queste ore, ha sollecitato la cittadinanza a dare il proprio contributo, rivolgendosi al coordinamento delle associazioni, costituitosi allo scopo e denominato “Ravenna Solidale”;
ritenuto inoltre
che anche il comune di Ravenna, vista l’emergenza dovuta alla guerra in Ucraina, possa e debba contribuire in modo diretto all’opera di solidarietà, anche attraverso agevolazioni fiscali nei confronti di chi si renda disponibile a supplire alla carenza di spazi di accoglienza;
Si impegna il Sindaco e la giunta comunale
A valutare la fattibilità di una proposta di modifica dei regolamenti IMU e Tari che possano prevedere l’azzeramento o una cospicua diminuzione delle aliquote Imu e Tari per l’anno 2022, relativamente agli immobili messi a disposizione da proprietari, pubblici o privati, per i profughi provenienti dall’Ucraina. Prevedendo, eventualmente, anche un periodo minimo di concessione (che potrebbe essere di 4/6 mesi) e condizioni precise per accedere all’agevolazione, quali, ad esempio, assenza di altri benefici da parte dello Stato o enti pubblici, fabbricati non costituenti abitazione principale, ecc.
Di farsi portavoce nei confronti del gestore di energia affinché si possa valutare la sospensione o la riduzione dei costi delle utenze relative a detti immobili.