Il Consiglio Comunale di Ravenna
Premesso che
la preoccupante escalation del prezzo spot del gas naturale all’ingrosso, che è arrivato a quadruplicarsi rispetto all’anno scorso a causa di un’impennata a livello mondiale e delle criticità manifestatesi sul fronte dell’offerta, oltre a costituire la prima fonte del caro bollette di luce e gas, ha fatto emergere tutte le problematiche del settore sia in sede europea sia in sede italiana.
Considerato che
la spesa relativa agli oneri di sistema è un costo di parte fissa della bolletta di luce e gas, che viene fissata da Arera (Autorità Energia Elettrica e Gas).
Gli oneri di sistema rappresentano circa il 30% del totale della bolletta prevalentemente per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, ma che sono presenti in misura minore anche nelle bollette del gas.
Posto che
con l’arrivo delle bollette del mese di gennaio 2022 vi sarà una crescita esponenziale delle spese per luce e gas. Secondo le stime le nuove tariffe porteranno ad un incremento del 61% del gas e del 48% per l’energia elettrica.
Aumenti esagerati del costo del gas passato dai 20.1 euro a megawatt ora del gennaio 2021 ai 124 euro di dicembre con una previsione di 180 euro per gennaio 2022.
Il caro bollette peserà nel 2022 per 1500 euro circa a famiglia.
Evidenziato che
la riduzione dell’aliquota per ridurre il caro bolletta si applica solamente in via temporanea, limitatamente alle somministrazioni contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021, per poi applicarsi nel primo trimestre 2022.
La Regione Emilia-Romagna applica l’addizionale regionale all’accisa sul gas naturale usato come combustibile sia per usi civili sia industriali con le seguenti fasce di consumi annui e importi per metro cubo:
Usi civili fino a 120 mc , euro 0,022;
Usi civili superiori a 120 mc , euro 0,0309874;
Usi industriali fino a 1.200.000 mc, euro 0,006249;
Usi industriali oltre 1.200.000 mc, euro 0,0051646;
dato atto che
l’incremento pesante delle bollette crea difficoltà economiche ad un numero sempre maggiore di famiglie, imprese, enti ed associazioni mettendo a rischio una economia già fragile e potenzialmente anche un numero cospicuo di posti di lavoro;
ritenuto che
anche la Regione Emilia-Romagna debba fare la propria parte per ridurre l’importo delle bollette del gas naturale in questo anno di grandi aumenti di genere alimentari, trasporti, ristorazione, materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:
a richiedere al Presidente e alla Giunta Regionale la sospensione dell’addizionale regionale all’accisa sul gas naturale usato come combustibile sia per usi civili che industriali per almeno 6 mesi ed eventualmente prorogarne la durata, nel caso la situazione permanga stabile o peggio ancora si aggravi.