14 Febbraio 2024

Mozione – Stanziare le necessarie risorse economiche per erogare contributi ai proprietari delle case sparse per l’allacciamento alla rete idrica comunale

Veronica Verlicchi – Capogruppo La Pigna – Città, Forese, Lidi

Premesso che

–    l’individuazione degli interventi afferenti al Servizio Idrico Integrato, in base alla normativa di settore, è in capo ad ATERSIR che adotta la pianificazione d’ambito e i piani degli investimenti sulla base dei fabbisogni del territorio ordinati in ordine di priorità.

–    ATERSIR è competente nella problematica dell’estensione della rete acquedottistica alle case sparse e con propria circolare ha disciplinato, nello specifico, le modalità di copertura degli oneri per l’estensione della rete acquedottistica alle case sparse esistenti. Le disposizioni di ATERSIR prevedono la copertura degli oneri relativi a tali interventi con un contributo fino al 50% a valere sulla tariffa del servizio idrico integrato, mentre la restante parte e gli oneri di allacciamento rimangono a carico dei privati.

Evidenziato che

–    nelle Ville Unite, a Savio, a Roncalceci ma anche in altre zone del Forese, ci sono ancora abitazioni isolate che non godono dell’allaccio all’acquedotto e neppure alla rete del gas.

–    Da notizie recenti di stampa apprendiamo che alla fine di ottobre 2023, i residenti di Ville Unite hanno ricevuto il preventivo del progetto atteso ormai da quarant’anni e che tale preventivo presenta un conto di circa 580.000 € al netto dell’iva, di cui metà a loro carico. Quindi, il corrispettivo a pagare da ciascuna abitazione sarebbe di circa 40.000 Euro ai quali si aggiungerebbe il costo del contatore. Mentre la restante parte verrebbe finanziata da Atersir. Uno sforzo economico difficilmente sostenibile per un privato.

Considerato che

     i numeri sopra citati testimoniano come nella pratica, le disposizioni di ATERSIR non rappresentano un aiuto fattivo per le utenze localizzate nelle “case sparse” del territorio regionale che necessitano di allacciamento alla rete acquedottistica, visto che l’investimento pro-capite nelle più rosee previsioni, presupporrebbe mutui, prestiti e finanziamenti sproporzionati rispetto al servizio ricevuto e, pertanto, difficilmente attivabili specialmente in una congiuntura economica come quella attuale.

Dato atto che

il consiglio territoriale di San Pietro in Vincoli ha rivendicato il diritto all’acqua votando all’unanimità una specifica proposta, per chiedere all’Amministrazione comunale di attivarsi per modificare il regolamento ATERSIR, per azzerare o quantomeno ridurre in maniera considerevole i costi a carico dei residenti.

Evidenziato inoltre che

dopo gli strascichi dell’alluvione, è inverosimile che le singole famiglie debbano spendere cifre astronomiche per un bene primario e vitale come l’acqua: un diritto per ogni individuo.

questa condizione comporta disagi e difficoltà ai ravennati che abitano dette abitazioni, note come case sparse ;

visto che

Atersir, ai sensi del proprio regolamento, ha provveduto ad indire un bando per l’assegnazione di un contributo pari al 50% dei costi di allacciamento alla rete idrica delle case sparse, da assegnare ai proprietari per il tramite del proprio Comune.

In esito a tale procedura, Hera spa in qualità di gestore dell’acqua, ha preceduto all’elaborazione di un progetto per l’allacciamento alla rete idrica delle case sparse, contenente il relativo costo economico giustamente ritenuto eccessivamente oneroso.

Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale

–    ad attivarsi affinché venga aumentata la percentuale del contributo di ATERSIR sulla tariffa del servizio idrico integrato, a copertura degli oneri per l’estensione della rete acquedottistica alle case sparse esistenti sul nostro territorio comunale, o quantomeno venga stimato un valore massimo di spesa per abitazione, svincolato dal costo totale dell’opera e non ripartito quindi al 50% del totale, per ridurre in maniera considerevole gli oneri a carico dei cittadini coinvolti;

–    di concerto all’aumento del contributo di Atersir, stanziare un contributo comunale in favore dei proprietari delle case sparse, al fine di ridurre il costo massimo a 5.000 euro per ogni soggetto interessato allacciamento all’acquedotto della propria casa sparsa

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