Premesso che
la Giunta Comunale ha adottato il 4 novembre 2022 una delibera con la quale ha deciso la riduzione delle ore di accensione degli impianti di pubblica illuminazione, che dal lunedì al venerdì saranno spenti dall’1 alle 5, il sabato, la domenica e i festivi dalle 2.30 alle 5 a partire dalla notte tra il 20 e il 21 novembre 2022, con validità fino al 30 aprile 2023.
In data 5 dicembre 2022 il Sindaco di Ravenna ha dichiarato alla stampa locale di voler deliberare in Giunta il 6 dicembre 2022, la conclusione del periodo di spegnimento dei lampioni durante la notte come precedentemente deciso, a partire dalla notte tra il 7 e l’8 dicembre.
Considerato che,
in data 29 novembre 2022 il Sindaco ha dichiarato alla stampa che non era “escluso, ma non imminente, una modifica sul piano di riduzione che è attualmente vigente”.
Aggiungeva poi il Sindaco, che il mancato spegnimento dei lampioni durante la notte avrebbe comportato il fatto “di ritrovarci a tagliare servizi fondamentali come la salute e la cultura”.
Come da comunicato stampa della Giunta Comunale, la delibera per lo spegnimento dei lampioni durante le fasce orarie individuate, avrebbe comportato un risparmio per il bilancio comunale di 230.265,91 euro per il 2022 e di 1.122.062,74 euro per il 2023 per complessivi 1.352.328,65;
evidenziato che
in data 24 novembre 2022 il Sindaco ha intenzionalmente affermato che le opposizioni “hanno votato in Consiglio comunale il documento sul contenimento delle spese energetiche. Quel documento è stato votato all’unanimità all’incirca un mese fa e impegnava Sindaco e Giunta a mettere in atto tutta una serie di misure fra cui, cito, “misure di razionalizzazione e riduzione del servizio di illuminazione pubblica a carico del bilancio comunale, anche in termini di ore di funzionamento, mantenendo comunque alta l’attenzione alle garanzie di sicurezza e di contrasto al degrado”.
Nella suddetta dichiarazione il Sindaco ha affermato anche che “Se ora dopo qualche settimana i gruppi di opposizione ci ripensano, dicono che si sono sbagliati e organizzano una marcia, beh a me questa pare una cosa poco sensata”;
ritenuto che
di insensato vi sia piuttosto la decisione del Sindaco di disporre lo spegnimento dei lampioni durante diverse ore notturne;
evidenziato inoltre che
il gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi non ha sottoscritto la mozione sul contenimento energetico richiamata dal Sindaco e presentata dal consigliere comunale del gruppo Pd Lorenzo Margotti, avente ad oggetto “Crisi energetica e misure di contenimento dei consumi” e sottoscritta dai consiglieri Chiara Francesconi (Gruppi Misto), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Daniele Perini (Lista de Pascale Sindaco), Andrea Vasi (Partito Repubblicano Italiano ) e Alberto Ancarani (Forza Italia -Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna).
Il gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi non ha partecipato al voto di tale mozione in quanto totalmente contrario alla riduzione delle ore di funzionamento della illuminazione pubblica nel territorio comunale;
visto che
le perplessità dichiarate dal Prefetto di Ravenna e dai vertici delle Forze di Polizia territoriali in risposta alla richiesta espressa dallo scrivente gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi di intervento sulla questione dello spegnimento dei lampioni durante le ore notturne, siano state parte importante per l’annullamento della decisione;
considerato inoltre che
lo spegnimento dei lampioni sia una violazione palese della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici” che all’art.3 (Continuità) recita: “L’erogazione dei servizi pubblici, nell’ambito delle modalità stabilite dalla normativa regolatrice di settore, deve essere continua, regolare e senza interruzioni.”;
Interroga il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:
1. quali progetti, interventi, contributi saranno tagliati in ambito culturale e dei servizi sociali per coprire il mancato risparmio dello spegnimento dei lampioni nelle fasce orarie precedentemente individuate, dal 9 dicembre 2022 al 30 aprile 2023;
2. per quale motivo sono state sottaciute al Consiglio Comunale e ai cittadini le perplessità espresse più volte dal Prefetto e dai vertici delle Forze di Polizia territoriali;
3 per quale motivo, avendo il Sindaco dichiarato in data 29 novembre 2022 che non era imminente una modifica sul piano di riduzione vigente in quel momento, ha deciso invece di annullare il provvedimento precedentemente preso.