Fin dal mio primo giorno in Consiglio Comunale a Ravenna mi sono attivato sui temi della sicurezza, conosco ed approfondisco l’argomento, ed anche di recente mi sono confrontato con gli operatori del settore e con decine di cittadini di varie frazioni del territorio ravennate.
La mia onestà intellettuale mi impone di riconoscere che a Ravenna la situazione non sia disastrosa, ma allo stesso tempo, altri, che forse peccano di onestà intellettuale, dovrebbero riconoscere pubblicamente che la tendenza sul tema della sicurezza è negativa e richiede seri investimenti e riflessioni, è necessario un cambio di approccio drastico.
Ogni anno sotto le feste i furti in casa si intensificano, ogni anno sempre più casi di violenza, rapina e spaccio emergono dalla cronaca locale, i numeri parlano chiaro: 15% di crimini denunciati in più della media nazionale, 32% di furti in abitazione in più della media nazionale, 35% di furti con strappo in più della media nazionale, 11% in più di reati legati agli stupefacenti.(Dati estratti dalla classifica del sole 24ore e riferiti al 2022) Questi sono dati aggregati per la provincia ma la cui evidenza sul territorio ravennate è ben percepibile.
A proposito di percezione, un tema come quello della sicurezza, che concorre in modo forte a definire lo stato di benessere dei cittadini, non può prescindere anche dall’ascoltare la percezione di questi, nascondersi dietro alla scusa che l’insicurezza avvertita è solo una questione di “percezione” vuol dire negare la sensibilità della cittadinanza.
La nostra città era e deve tornare ad essere un posto dove si può uscire di casa tranquilli, senza temere di tornare e trovarsi la casa svaligiata o rischiare di essere rapinato per strada.
Gli strumenti a disposizione dei consiglieri di opposizione sono limitati, la pressione pubblica sulle forze di maggioranza è forse l’unico strumento disponibile per convincere i nostri governanti, la Giunta a guida PD, a lavorare per cambiare il passo sulla sicurezza: qualche timido riscontro, dopo il flagello recentemente subito dal forese e le critiche pervenute alla maggioranza, lo si è visto, ma è insufficiente e di fatto oggi è rappresentato da semplici annunci; il vero potere è nelle mani dei cittadini e nel loro attivismo, un consigliere di opposizione da solo può fare ben poco.
Per quel poco che le mie prerogative mi permettono, ho lavorato su 3 interrogazioni da sottoporre alla Giunta ed al Sindaco, al fine di promuovere quella riflessione necessaria e favorire corsi di azione alternativi a quelli attuali sul tema della sicurezza, il mio augurio è che si prenda in considerazione il fatto che queste interrogazioni vogliono essere strumenti per trasmettere il malessere e la preoccupazione dilagante fra i cittadini sul tema della sicurezza, cittadini che fino ad oggi sono rimasti sfortunatamente inascoltati dalla Giunta.
Le 3 interrogazioni si occupano di temi come il coordinamento fra la municipale e le forze dell’ordine, l’organizzazione di un turno serale di pattugliamento nel forese, la necessità di un rafforzamento delle risorse stanziate a favore della sicurezza, con investimenti in targa-system e varchi da installare nei punti di accesso alla città ed alle frazioni del forese, ma non solo, le interrogazioni vanno in profondità e raccolgono un insieme di temi complessi che concorrono tutti a determinare lo stato di salute, in termini di sicurezza, della nostra città.
Queste interrogazioni sono un atto dovuto alle migliaia di cittadini che ci chiedono di rappresentare le loro istanze su questo tema nelle sedi consiliari.
Giacomo Ercolani
(consigliere comunale)