29 Dicembre 2021

Interrogazione “CAMERE DI COMMERCIO DI RAVENNA E DI FERRARA: NO ALLA FUSIONE, SI’ ALL’AUTONOMIA”

Daniele Perini

Premesso che

un recente emendamento – inserito nella legge di stabilità e firmato dalla senatrice Paola Boldrini di Ferrara e dai colleghi Alan Ferrari (sindaco di Ferrara) e Andrea Marcucci – propone di salvare l’autonomia degli enti camerali che non sono ancora giunti all’accorpamento, come è successo alle Camere di Ravenna e di Ferrara: chiede, fatti salvi gli accorpamenti già conclusi, di modificare criteri e modalità per la revisione del numero massimo delle Camere di commercio e della loro dimensione minima, in deroga alle norme vigenti dal 2015;

considerato che

i sindaci di Ravenna e di Ferrara, rispettivamente Michele de Pascale e Alan Fabbri, hanno preso da tempo una decisa posizione in merito contro l’eventualità di una fusione e nei mesi scorsi hanno chiesto al ministro Giorgetti di consentire agli enti camerali “sani”, come appunto sono quelli di Ravenna e di Ferrara, il mantenimento di un’autonomia provinciale, atta a meglio tutelare le peculiarità dei territori ­e lo sviluppo delle imprese;

ricordato che

la Camera di commercio di Ravenna possiede un patrimonio intatto, non ha nessun indebitamento, distribuisce risorse alle imprese e non ha, pertanto, alcuna urgenza di fondersi e che, una volta confermata l’autonomia, in futuro potrebbe anche decidere di unirsi alle Camere di Forlì-Cesena e di Rimini nella Camera della Romagna (come auspica il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi), Camera che ha fatto invece forti investimenti per finanziare fiere e aeroporti accendendo mutui

SI CHIEDE AL SINDACO, NONCHE’ PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, E ALLA GIUNTA

  • di continuare a fornire pieno sostegno e di appoggiare decisamente, e in varie forme, l’emendamento volto a fermare la fusione dei due enti camerali, preservando in tal modo un patrimonio identitario particolarmente importante e significativo per i territori.

Interrogazione "CAMERE DI COMMERCIO DI RAVENNA E DI FERRARA: NO ALLA FUSIONE, SI' ALL'AUTONOMIA"

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