Premesso che
alla luce dei cambiamenti climatici e della capacità di stoccare acqua da parte della diga di Ridracoli, già negli anni scorsi si sono iniziati a intravedere i primi segnali di criticità di approvvigionamento;
considerato che
in un recente convegno tenuto a Rimini si è preso atto che il problema criticità di rifornimento idrico non è più rinviabile e che pertanto è necessario adottare urgentemente delle concrete scelte strategiche per il futuro, già vi sono degli studi per la creazione di due piccoli invasi nella zona di Premilcuore, Tredozio, Rocca San Casciano e un nuovo invaso, gemello a quello di Ridracoli, nella valle di Pietrapazza nell’alta Val Bidente di Bagno;
tenuto conto che,
se non vengono prese adesso scelte coraggiose ma necessarie per continuare a garantire alle future generazioni la disponibilità della risorsa acqua, si corre il rischio di trovarci in una situazione deficitaria a livello di risorse idriche, a fronte di una diminuzione percentuale della disponibilità di tali risorse causata dai cambiamenti climatici;
ritenuto che,
in attesa delle scelte strategiche e della loro realizzazione, l’esigenza primaria in Romagna è quella di migliorare i sistemi acquedottistici ed evitare gli sprechi derivanti dalle perdite degli impianti e delle condutture
si chiede al Sindaco, nonché Presidente della Provincia, e alla Giunta comunale
- di considerare la possibilità di adottare scelte coraggiose, ma non più rinviabili;
- di appoggiare la creazione di una “nuova” Ridracoli dal momento che gli studi hanno individuato nella zona nella Valle di Pietrapazza di Bagno possibilità di stoccaggio di acqua simili a quelle che vi sono oggi per la diga di Ridracoli, a vantaggio della provincia di Ravenna e di tutta la Romagna.