Premesso che
la piazza del Comune, oggi piazza del Popolo, ha da da sempre rappresentato un fondamentale luogo di aggregazione per la comunità ravennate, animata nel tempo non soltanto in occasione di mercati e fiere, ma anche per eventi straordinari, come la visita di Pio IX del 1857, per le celebrazioni in onore del santo patrono;
ricordato che
il bassorilievo in sasso tufaceo, come Madonna dell’Orologio, era così denominato perché si venerava dal 1505 nella torre del pubblico orologio; nel 1567 si decise di accendere due torce vicine al bassorilievo stesso e di salutare la Madonna dell’Orologio con uno squillo di trombe, in maniera che chiunque si trovasse in quel punto della Piazza potesse recitare un’orazione; la Madonna, poi, fu particolarmente venerata durante la pestilenza che colpì Ravenna nel 1630: nel 1784 Camillo Morigia,, incaricato di lavori di rifacimento, progettò nuovamente uno spazio dedicato all’immagine sacra, ma si preferì inserirla in una nicchia sopra il balcone di Palazzo Merlato. Qui rimase sino al 1890, per venire, infine, trasferita al Museo Nazionale di Ravenna
SI CHIEDE AL SINDACO, NONCHE’ PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, E ALLA GIUNTA
- dato che presso il Museo il bassorilievo non può certo godere della meritata ed opportuna visibilità, di considerare la possibilità di realizzare copia della Madonna e di riportarla nell’originaria nicchia, in piazza del Popolo, restituendola alla vista e alla devozione dei Ravennati.