18 Agosto 2023

Odg – Approfondire il caso dell’Oasi Ortazzo – Ortazzino”.

Daniele Perini gruppo “Lista de Pascale Sindaco”, Giancarlo Schiano Capogruppo “M5S”, Marco Montanari Capogruppo “PD”, Chiara Francesconi gruppo “Misto”, Francesca Impellizzeri “Ravenna Coraggiosa”, Andrea Vasi “PRI”

Premessa

In considerazione dei numerosi articoli di stampa apparsi negli ultimi giorni su varie testate giornalistiche, relativamente alla compravendita dell’area dell’Ortazzo-Ortazzino (area ravennate) in prossimità della foce del torrente Bevano;

preso atto che

l’Ente Parco ha manifestato ufficialmente la propria volontà di esercitare il diritto di prelazione (derivante Dl. dispositivo dell’art.15, co 6 della legge 394/91) in data 09/11/2022;

considerato che

(citando le dichiarazioni dell’Ente Parco) sono state esposte delle difficoltà a comunicare con il liquidatore fallimentare il quale seguiva la compravendita.

L’Ente ha richiesto anche un finanziamento alla Regione Emilia-Romagna, in data 25/10/2022;

assunto che

il Comune di Ravenna o la Regione Emilia-Romagna non avrebbero potuto acquistare l’area in sostituzione dell’Ente Parco, poiché il diritto di prelazione stabilito dalla citata legge n.394/91 è ad esclusivo vantaggio dell’Ente Parco:

sottolineato che

nell’area non è possibile effettuare edificazioni o altro genere di interventi o attività, poiché l’area è rigorosamente protetta come ‘Zona Ramsar, ZSC/ZPS della rete Natura 2000’, quale bene paesaggistico e parco regionale (in particolare, le norme del Piano Territoriale del Parco del Delta del Po per l’area in oggetto prevedono vincoli rigorosi)

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

  • A collaborare (con le proprie risorse, disponibilità e conoscenza) con l’Ente Parco del Delta del Po onde chiarire i motivi della non applicata condizione del diritto di prelazione manifestata in forma scritta il 09/11/2022 e ad attenzionare la tematica;
  • ad attivarsi per cercare soluzioni condivise con la Regione e l’Ente Parco affinchè l’area possa ancora entrare a far parte del patrimonio pubblico, data la posizione naturalistica e strategica nella nostra Provincia;;
  • a tutelare, anzi a rafforzare, i vincoli presenti allo scopo di evitare possibili manovre speculative, affrontando con decisione questa nuova ‘battaglia per la biodiversità’.