Premessa
In considerazione dei numerosi articoli di stampa apparsi negli ultimi giorni su varie testate giornalistiche, relativamente alla compravendita dell’area dell’Ortazzo-Ortazzino (area ravennate) in prossimità della foce del torrente Bevano;
preso atto che
l’Ente Parco ha manifestato ufficialmente la propria volontà di esercitare il diritto di prelazione (derivante Dl. dispositivo dell’art.15, co 6 della legge 394/91) in data 09/11/2022;
considerato che
(citando le dichiarazioni dell’Ente Parco) sono state esposte delle difficoltà a comunicare con il liquidatore fallimentare il quale seguiva la compravendita.
L’Ente ha richiesto anche un finanziamento alla Regione Emilia-Romagna, in data 25/10/2022;
assunto che
il Comune di Ravenna o la Regione Emilia-Romagna non avrebbero potuto acquistare l’area in sostituzione dell’Ente Parco, poiché il diritto di prelazione stabilito dalla citata legge n.394/91 è ad esclusivo vantaggio dell’Ente Parco:
sottolineato che
nell’area non è possibile effettuare edificazioni o altro genere di interventi o attività, poiché l’area è rigorosamente protetta come ‘Zona Ramsar, ZSC/ZPS della rete Natura 2000’, quale bene paesaggistico e parco regionale (in particolare, le norme del Piano Territoriale del Parco del Delta del Po per l’area in oggetto prevedono vincoli rigorosi)
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- A collaborare (con le proprie risorse, disponibilità e conoscenza) con l’Ente Parco del Delta del Po onde chiarire i motivi della non applicata condizione del diritto di prelazione manifestata in forma scritta il 09/11/2022 e ad attenzionare la tematica;
- ad attivarsi per cercare soluzioni condivise con la Regione e l’Ente Parco affinchè l’area possa ancora entrare a far parte del patrimonio pubblico, data la posizione naturalistica e strategica nella nostra Provincia;;
- a tutelare, anzi a rafforzare, i vincoli presenti allo scopo di evitare possibili manovre speculative, affrontando con decisione questa nuova ‘battaglia per la biodiversità’.