L’abbandono dei rifiuti fuori dei contenitori, largamente diffuso nelle Isole Ecologiche di Base (IEB) di HERA, è particolarmente disdicevole laddove assume dimensioni rilevanti e frequenza continua. Ma è addirittura intollerabile nei casi maggiormente indecenti dello sversamento su strada o sui marciapiedi di rifiuti ingombranti (mobilio, materassi, poltrone, mensole, frigoriferi, lavatrici, stufe, ecc.). HERA li raccoglie gratuitamente a domicilio, fino a cinque pezzi, solamente prenotandosi all’800999500. Non a caso, il regolamento sul conferimento dei rifiuti prevede sanzioni che vanno da 52 euro per un conferimento scorretto dei rifiuti, salendo però a 300 euro per l’abbandono di rifiuti ingombranti.
È stato di recente segnalato il caso di via Fiume, in zona Darsena, dove la IEB posta a lato dell’incrocio con via Gulli viene immediatamente sommersa, non appena ogni volta ripulita, da rifiuti di ogni genere, sfavorita dallo spazio disponibile esterno alla carreggiata e dal tratto viario poco esposto a controlli, addirittura indisturbato di notte. Lo stesso avviene, stando in zona, nella IEB di via Fiume posta a lato di via Bellucci e in quella di via Lanciani a lato di via Gulli. Ancora prima era stato sollevato il caso della IEB di via Teodorico. Da ultimo, pari degrado è stato lamentato anche per quella posta all’incrocio tra via Podgora e via Lametta e per quella di via Giordano Bruno. Il fenomeno appare dunque alquanto diffuso.
Ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI RAVENNA
ritenendo che, oltre alle azioni e ai provvedimenti di volta in volta necessari, occorra realizzare un piano vero e proprio di interventi (come del resto fatto per gli autovelox e i velobox), il quale, per adottare misure rapportate alla specificità e alla gravità dei casi, tenga conto degli strumenti e delle risorse umane a disposizione,
invita la Giunta comunale
a predisporre un piano organico di interventi atti a fronteggiare in maniera risoluta il fenomeno diffuso dell’abbandono scorretto dei rifiuti, in particolare su strade e marciapiedi ove sono collocate le Isole Ecologiche di Base, tenendo conto anche delle seguenti indicazioni.
- Per scovare e sanzionare i trasgressori sono certamente utili le fototrappole, già in parte proficuamente utilizzate.
- In grado di produrre effetti dissuasivi notevoli nei punti più critici sono le telecamere di controllo ambientale di nuova generazione, che, dotate di software particolarmente avanzati, consentono di visualizzare immagini dal vivo o da remoto 24 ore su 24, essendo peraltro disponibili telecamere anche mobili o su droni.
- Sono utilissime le ispezioni “in presenza”, che, esaminando puntualmente i rifiuti fuori posto, riescono spesso a risalire alla loro provenienza e ad applicare ai responsabili le dovute sanzioni. Oltre agli agenti della Polizia Locale, il regolamento di ATERSIR (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti), consente di attribuire poteri di accertamento di tali violazioni anche a personale di Hera, a condizione che siano formalizzati dall’amministrazione comunale.
- È possibile impiegare, con approccio sistematico e organico, anche le Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente (GEL) dellaprovincia di Ravenna, con cui il servizio Tutela Ambiente e Territorio ha stipulato un accordo, valevole dal 2021 al 2023 compresi, rinnovabile alla scadenza, affidando loro, tra l’altro, il compito di “monitorare e controllare la gestione dei rifiuti urbani, nonché vigilare in materia di abbandono e conferimento improprio di rifiuti”, comprensivo dell’“accertamento delle violazioni ed applicazione di sanzioni amministrative”.
- Ai Consigli territoriali può essere richiesto di segnalare le IEB su cui il fenomeno in oggetto appare più grave e meritevole di interventi drastici.
Alvaro Ancisi
(capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare)