21 Settembre 2022

Proposta di delibera – Potenzialità di un centro traumatologico presso il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale civile di Ravenna

Alvaro Ancisi – Alberto Ferrero – Giacomo Ercolani – Nicola Grandi – Alberto Ancarani

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI RAVENNA

POTENZIALITA’ DI UN CENTRO TRAUMATOLOGICO

PRESSO IL NUOVO PRONTO SOCCORSO DELL’ OSPEDALE CIVILE DI RAVENNA

Relatore Alvaro Ancisi, vicepresidente di questo Consiglio

Premesso che:

  • In Italia, il trauma grave, dovuto ad incidenti stradali, cadute rovinose, ustioni, ferite da armi da fuoco, collisioni con apparecchiature, ecc., rappresenta la terza causa di morte, la prima per i giovani. Il primo picco di mortalità avviene dopo alcuni secondi o pochi minuti dal trauma, quando le lesioni non sono compatibili con la vita. Il secondo avviene in un periodo che può andare da pochi minuti ad alcune ore, avendo la persona subìto danni potenzialmente letali, come lesioni emorragiche o neurologiche, ma controllabili con un trattamento tempestivo e mirato. È in questi casi che i trauma center, costituiti presso complessi ospedalieri, svolgono un ruolo fondamentale non solo di salva vita, ma di riduzione delle complicanze che possono produrre invalidità o disabilità;
  • In Emilia-Romagna, i trauma center di primo livello, cosiddetti Hub SIAT (Sistemi Integrati dell’ Assistenza ai Traumi), sono negli ospedali Maggiore di Parma, Maggiore di Bologna e Bufalini di Cesena. A quest’ultimo fanno riferimento le province della Romagna;
  • Il Distretto aziendale USL del territorio ravennate è afflitto da un’alta incidentalità, statisticamente la maggiore sul territorio romagnolo. Fonti cospicue di infortuni e sinistri ne sono, da un lato, i rilevanti insediamenti industriali (chimici, metalmeccanici, energetici, ecc.) e portuali, dall’altro, una viabilità primaria assolutamente inadeguata. Malgrado ciò, il Santa Maria delle Croci non ospita un centro traumatologico che possa definirsi trauma center di secondo o almeno terzo livello. Non sarebbe certo in competizione con l’HUB di Cesena, ma potrebbe ridurre l’alto numero dei traumatizzati trasportati colà in elicottero, assistendone una parte direttamente a Ravenna, secondo un protocollo delle competenze da definirsi. Allo scopo, occorrerebbe potenziare il nosocomio ravennate con alcuni professionisti a più vasto raggio di specializzazione e/o con attrezzature stabilizzatrici, risorse per la rianimazione di emergenza, terapia intensiva. Praticamente a chilometro zero rispetto ad un trasporto al Bufalini non certo effettuabile in pochi minuti e a volte frenato o impedito dal maltempo, si ridurrebbe al minimo il tempo di presa in carico dei pazienti almeno come pronto intervento, con maggiori e più estese possibilità di riuscita del soccorso;

Considerato che:

  • Il 7 marzo scorso, grazie ad un investimento di sette milioni, si è aperto il cantiere per ampliare il Pronto soccorso di Ravenna, del quale verrà realizzata una nuova ala da 800 metri quadrati, unitamente all’adeguamento, come spazio ospedaliero, dei 500 metri quadrati dell’attuale “camera calda” dove arrivano le ambulanze. Si propone dunque fin d’ora la necessità di evitare che il conseguente aumento dei pazienti in osservazione significhi un loro troppo lungo stazionamento nel Pronto soccorso, come negativamente sperimentato durante la pandemia tuttora in corso, anziché una loro rapida destinazione nei reparti di degenza. La presenza di un centro traumatologico implicherebbe l’utilizzo di professionisti come rianimatori, ortopedici, neuroradiologi e chirurghi generali, vascolari, toracici ed urologi, nonché oftalmologi ed otorini, tutti già presenti nell’ospedale civile di Ravenna, ma con più ampie potenzialità d’impiego. Coinvolgerli nel progetto potrebbe fare la differenza in generale, ma soprattutto nelle situazioni di intrasportabilità dei pazienti o di un loro trasporto ad elevatissimo rischio o nell’impossibilità logistica per Cesena di fronteggiare un sovraccarico di afflussi;
  • Il 6 luglio scorso, la direttrice dell’ospedale civile di Ravenna, Francesca Bravi ha dichiarato pubblicamente quanto segue: Il cantiere del Pronto soccorso è destinato a cambiare profondamente l’ area dedicata alle emergenze. Verrà infatti costruito un nuovo corpo che si estenderà sul retro dell’edificio, nell’area vicina al parcheggio. Sopra l’attuale “camera calda”, che verrà allargata, si costruiranno tre nuovi piani. Il nuovo Pronto soccorso sarà inoltre dotato di una saletta operatoria per gestire piccoli interventi, di una “sala rossa” per le emergenze con accesso diretto dalla camera calda e un’amplissima area di attesa da 300 metri quadrati. Non mancheranno poi ambulatori e zona diagnostica, in cui sarà possibile eseguire radiografie e altre tipologie di esami;

Apprezzato che:

  • Si presenta dunque l’occasione imperdibile di costituire a Ravenna un centro traumatologico di secondo o terzo livello presso il Pronto soccorso dell’ospedale civile di Ravenna, a supporto e sgravio dell’Hub di Cesena. Del resto, il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna prevede uno stretto collegamento tra vari ospedali di un medesimo ambito territoriale anche attraverso la disponibilità di esperti per consulenze e interventi di maggiore specializzazione. In tal modo, un centro traumatologico a Ravenna fornirebbe solo vantaggi e assicurazioni ai cittadini ravennati, con la possibilità immediata di eventuali trasferimenti all’Hub di eccellenza di Cesena in caso di aggravamento degli esiti da trauma;

Ritenuto pertanto:

  • che il primo passo da farsi al riguardo sia di avanzare alla Regione Emilia-Romagna e al direttore generale dell’AUSL Romagna, attraverso il sindaco di Ravenna, anche nella sua veste di presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’AUSL stessa, la richiesta di analizzare la fattibilità di un centro traumatologico di secondo o terzo livello presso l’ospedale civile di Ravenna, a supporto dell’Hub di Cesena, onde si possa procedere verso l’obiettivo con cognizione tecnico-economica di causa;

Visto:

  • il parere favorevole di regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/00 espresso dal responsabile dell’U.O. Affari Generali ed Ufficio di Presidenza;

dato atto:

  • che il presente provvedimento non necessita del parere dei regolarità contabile ai sensi dell’art. 49 del D.lgs n. 267/2000;

preso atto:

  • che il Segretario generale ha apposto il proprio visto, o nell’ambito delle funzioni di cui all’art. 97 del T.U. 267/00;

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA:

  • di incaricare il sindaco, anche nella sua veste di presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’AUSL, di avanzare richiesta alla Regione Emilia-Romagna e al direttore generale dell’AUSL Romagna la richiesta.

I consiglieri

  1. Alvaro Ancisi, Lista per Ravenna – Polo civico popolare
  2. Alberto Ferrero, Fratelli d’Italia
  3. Giacomo  Ercolani, Lega Salvini premier
  4. Nicola Grandi, Viva Ravenna
  5. Alberto Ancarani, Forza Italia Berlusconi per Ancarani – Primavera Ravenna