Premesso che
la provincia di Ravenna gode di un ottimo risultato per quanto riguarda le percentuali di copertura del vaccino, secondo i dati Ausl Romagna del 25 Ottobre 2021, l’84% dei ravennati hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti-covid;
ad oggi la quota mancante appare sempre più difficile da scalfire anche in vista della terza dose, inoltre secondo l’Oms, il 10% della popolazione globale soffre di belenofobia, detta anche paura dell’ago, paura che affligge non solo i bambini ma anche molti adulti. La fobia dell’ago ha una certa diffusione e si manifesta con stati di ansia, sofferenza acuta e anche panico vero e proprio, alla sola idea di essere punti dall’ago”.
Tuttavia esiste un’alternativa valida e già consolidata per inoculare il vaccino, che differisce dalla classica iniezione, l’alternativa è chiamata: NFIT (needlefree injection technology = iniezione senza ago);
L’innovazione consta nell’inoculare ad alta velocità nel braccio, in pochi attimi e senza dolore, il liquido (qualunque tipologia di vaccino o di farmaco) con il dispositivo medico già certificato dall’Unione Europea;
Il dispositivo, per altro già utilizzato in Italia per diabetici, malati di Sla, biopsie e interventi estetici, può essere d’aiuto proprio per chi soffre di queste fobie, ma non solo; esso permette di inoculare la dose con un getto ad alta velocità che sostituisce completamente l’utilizzo dell’ago, quindi la tradizionale puntura, e garantisce un totale assorbimento del vaccino per via intramuscolare;
Il dispositivo utilizza il “nozzle”, una siringa senza ago sterile e monouso, in grado di iniettare nel braccio il vaccino attraverso un microforo che proietta il farmaco nel corpo in meno di 100 millisecondi;
considerato che
l’efficacia dei vaccini anti-covid continua a confermarsi molto elevata soprattutto nel prevenire i ricoveri in ospedale, in terapia intensiva e i decessi. A confermarlo ancora una volta l’ultimo Report dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia -Romagna, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze sul territorio nelle settimane comprese dal 21 ottobre al 17 novembre.
Tuttavia ad oggi non sono presenti alternative di questo tipo sul territorio della nostra Provincia, sebbene i costi dei suddetti dispositivi siano maggiori rispetto alle canoniche iniezioni, promuovere l’utilizzo di questo dispositivo può incentivare parte di quella mancante percentuale di vaccinati a sottoporsi al vaccino anti-COVID;
preso atto del fatto che
la situazione emergenziale non è ancora terminata, il suo utilizzo è già in atto da qualche mese a questa parte in alcune regioni d’Italia e in ragione del fatto che la somministrazione della terza dose è già in corso;
visto che
una nuova variante, denominata Omicron, si sta diffondendo anche nel territorio Nazionale aumentando la possibilità di contagio e conseguente ospedalizzazione dei soggetti a rischio, soprattutto quelli sprovvisti di vaccino anti-covid i quali rischiano 10,9 volte in più di esser ricoverati in terapia intensiva, 4,5 volte in più di essere ricoverati e 2,8 volte in più di infettarsi (dati dell’Agenzia sanitaria e sociale Regionale dell’ E.R.)
SI CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA
- Verificare la disponibilità di questi dispositivi nel nostro Comune e in accordo con la AUSL Romagna, di garantire la presenza di almeno uno di essi nell’ HUB vaccinale, se non è già presente;
- Se già presente e in uso nell’HUB vaccinale, valutare la possibilità di aumentare la presenza di questi dispositivi anche in previsione della vaccinazione delle fasce di età dai 5 agli 11 anni;
- Promuovere questa iniziativa a seguito di uno studio di fattibilità, anche in piccola parte rispetto all’attuale percentuale di non vaccinati sulla nostra provincia, sensibilizzando e infondendo una dose di coraggio per una parte di quelle persone timorose nella speranza che si convincano a vaccinarsi, garantendo una migliore copertura sul nostro territorio.