Premesso che:
Un numero consistente di abitazioni all’interno dell’area del Consiglio territoriale n.8 di S.P. in Vincoli, ed in altre aree del forese di Ravenna, ad oggi non ha allaccio alla rete idrica pubblica e i residenti in tali abitazioni possono unicamente rifornirsi di acqua da pozzi privati e dalle fontane pubbliche con indiscutibili disagi;
preso atto che:
Nel 2023 è stato approvato da parte dell’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (ATERSIR), un nuovo Regolamento per gli estendimenti di rete acquedottistica a favore delle case sparse esistenti, che prevede la contribuzione da parte dei privati o di soggetti terzi pari ad almeno il 50% dell’importo necessario per la realizzazione dell’estensione della rete;
rilevato che:
Alcune delle case non allacciate alla rete acquedottistica, che potrebbero rientrare negli interventi previsti nelle graduatorie per i nuovi estendimenti previsti dal suddetto regolamento, trovandosi ad una distanza considerevole dalla posizione dell’attuale rete idrica potrebbero essere oggetto di costi di intervento molto elevati e che questo potrebbe risultare un deterrente per alcune delle famiglie potenzialmente interessate;
considerato che:
È facoltà dei residenti interessati all’allaccio rete idrica pubblica di non partecipare alla divisione delle spese per la stesura dell’infrastruttura ma sostenere solo la spesa dell’allaccio della propria abitazione alla rete acquedottistica una volta che quest’ultima sia stata ultimata e che a fronte di questo aspetto è bene disincentivare eventuali condotte speculative che potrebbero verificarsi nella compravendita di immobili in procinto di aumentare il proprio valore di mercato;
impegna il Sindaco e la Giunta
a farsi promotori nei confronti di ATERSIR di una proposta di modifica dell’attuale regolamento regionale che verta sui seguenti aspetti:
- stimare un valore massimo di spesa per abitazione svincolato dal costo totale dell’opera e non ripartito quindi al 50 % del totale come attualmente formulato;
- prevedere, in caso taluni interessati non compartecipino alle spese di realizzazione della infrastruttura acquedottistica, quantomeno la partecipazione alle spese comuni di gestione nel caso di allacci successivi alla rete idrica di nuova posa;
- individuare criteri idonei al fine di non rendere possibili atti di speculazione nella eventuale compravendita delle Case Sparse.