09 Febbraio 2022

Mozione “RAVENNA, CITTA’ DELL’ENERGIA E DELL’INNOVAZIONE, SEDE DEL SISTEMA DI IMPRESE RIVOLTE ALL’OFF – SHORE PIU’ IMPORTANTE E QUALIFICATO DEL PAESE”

Chiara Francesconi e Andrea Vasi – gruppo “PRI”, Daniele Perini gruppo “Lista de Pascale Sindaco”, Massimo Cameliani e Lorenzo Margotti gruppo “PD”, Francesca Impellizzeri gruppo “Ravenna Coraggiosa”, Alvaro Ancisi gruppo “Lista per Ravenna Polo Civico Popolare”, Nicola Grandi gruppo “Viva Ravenna”, Alberto Ferrero gruppo “Fratelli d’Italia”.

PRESO ATTO

dell’importanza che in questo momento assumono le risorse di gas/metano dell’Adriatico in una situazione di continui aumenti delle bollette e dei costi ormai insostenibili per le imprese e le economie familiari.

TENUTO CONTO

che nuove fonti di energia rinnovabile, sulle quali è fondamentale continuare ad investire per accelerare la transizione energetica, potranno non essere disponibili nell’immediato per colmare le esigenze di famiglie e imprese.

RILEVATO

  • che non potranno durare a lungo misure di supporto messe in campo dal Governo per alleviare i costi dell’energia;
  • che il processo di transizione va sostenuto e rafforzato;
  • che è necessario predisporre in tempi celeri una politica energetica/industriale che tenga conto dei rischi della dipendenza energetica del nostro paese dall’estero e in particolare da stati autoritari;
  • che nuove attività estrattive di gas/metano a mare possono essere realizzate solo oltre le 12 miglia marine dalla costa e dopo essere state sottoposte a rigorose procedure di VIA;
  • che si ritiene opportuno e ormai inderogabile sollecitare Governo e Regione affinché, negli strumenti in via di definizione come il Pitesai, venga autorizzata la ripresa delle estrazioni nei

pozzi dell’Adriatico riattivabili oppure prevedendo nuove concessioni; ciò consentirebbe per anni una disponibilità estrattiva di almeno cinquanta miliardi di metri cubi di gas/metano propri dell’Italia che rischiano oggi di venire sfruttati da Paesi come la Croazia e da ulteriori realtà dell’altra sponda dell’Adriatico;

  • che questa nuova produzione italiana sarebbe esclusivamente finalizzata a ridurre i quantitativi di gas/metano importati, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 fra il 20 e il 30 %;
  • ai fini occupazionali e ambientali si potrebbe contribuire anche con il corretto e programmato decommisioning dei pozzi esauriti.

CONSIDERANDO INOLTRE

che la ripresa delle attività di ricerca ed estrattiva consentirebbe di offrire nuovi posti di lavoro per le imprese dell’off-shore non solo ravennati, risparmiando anche sui costi di trasferimento, in condotte di migliaia di chilometri, delle materie prime dai Paesi produttori come Russia e Libia e rendendo l’Italia più sicura e meno vulnerabile sotto l’aspetto del continuo aumento dei prezzi nel mercato internazionale a vantaggio dei soli paesi produttori.

SI IMPEGNA PERTANTO IL SINDACO E LA GIUNTA

  • a sostenere in tutte le sedi la richiesta di riprendere le estrazioni nazionali, a beneficio delle imprese a rischio di chiusura, fatta propria sia da gran parte delle organizzazioni sindacali che dal mondo imprenditoriale, in una convergenza che vuole salvaguardare il lavoro e le famiglie di fronte ad un’impennata ormai insopportabile che sta anche determinando l’aumento del consumo di carbone e legname e quindi maggiore inquinamento;
  • a intraprendere nei confronti del governo un cambiamento normativo che preveda una più equa ripartizione dell’IMPI a favore dei Comuni e degli extraprofitti legati alle importazioni a beneficio di famiglie e imprese.

Chiara Francesconi e Andrea Vasi – Gruppo “PRI”

Daniele Perini – Gruppo “Lista De Pascale”

Massimo Cammeliani e Lorenzo Margotti – “Gruppo PD”

Francesca Impellizzeri _ “Ravenna Coraggiosa”

Alvaro Ancisi _ “Lista per Ravenna Polo Civico Popolare”

Nicola Grandi_”Viva Ravenna”

Alberto Ferrero _ “Fratelli d’Italia”