Al Sindaco di Ravenna
Risalgono ad un paio di anni orsono i lavori di rifacimento della fognature e riasfaltatura della zona di via Zara a Marina di Ravenna, lavori tecnicamente discutibili se non altro per il fatto di non essere neppure stati in grado di impedire che nel giro di pochi mesi una decina di pini cadessero, con i relativi rischi per la circolazione e l’incolumità dei cittadini.
Di questi (una ventina in tutto) più o meno la metà sono statui rimossi per i motivi di cui sopra e la pavimentazione ripristinata dopo l’eliminazione delle aiuole, mentre in 6/7 casi le aiuole resistono al loro posto, senza alberature al loro interno creando impedimento alla circolazione dei pedoni e rischi alla circolazione dei veicoli, e rappresentando comunque insidie come ben visibile dalle foto allegate, tanto più dopo il calare del buio quando proprio non si vedono.
La loro presenza (assolutamente inutile) sottrae inoltre spazio che può essere dedicato al parcheggio di veicoli, a ciò si aggiunga che verbalmente la loro rimozione (per voce del capo cantiere interpellato al momento della piena operatività dei lavori) era comunque prevista al termine del cantiere stesso.
In effetti si tratta di una questione che attiene tanto al buon senso quanto a dettami burocratici piuttosto che urbanistici, e va considerato che eventuali danni subiti da terzi potrebbero certamente essere imputabili all’amministrazione, non trovando tali opere nessuna collocazione o giustificazione nel codice della strada.
Alla luce di quanto sopra si chiede al sindaco di Ravenna:
Se non ritenga di voler sollecitare un intervento con il quale le pericolose aiuole vengano eliminate una volta per tutte, intervenendo anche su quelle con alberi pericolanti (che andranno PREVENTIVAMENTE rimossi) al fine di mettere in sicurezza la strada e restituendo al corretto utilizzo il tratto stradale interessato.
Nicola Grandi
(consigliere comunale di Viva Ravenna)