Interrogazione al sindaco di Ravenna con richiesta di risposta scritta
In via San Mama chi paga per i marciapiedi fatti e disfatti?
La via San Mama evidentemente non deve trovare pace, accade infatti che dopo il caos dei lavori di via Plazzi oggi di fronte al civico 188, sul lato opposto della strada, si verifichi una situazione che ha del surreale: dopo aver completato la porzione di marciapiede in corrispondenza della (presumibile) fermata del bus, “annegando” nell’asfalto le guide a servizio dei non vedenti, dopo pochissimi giorni si sia intervenuti nuovamente per eliminarle, riasfaltando completamente il marciapiede, come da immagini
Da informazioni assunte sul posto alcuni operai avrebbero riferito ai residenti che l’intervento sarebbe stato posto in atto per “ridurre il numero delle fermate dei bus in quanto già sufficienti nella via” e la motivazione che “la fermata sarebbe stata (erroneamente) stata pensata troppo vicino alla curva”.
Tale versione pare essere effettivamente confermata dall’articolo 157 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada che recita, al comma 3, che “nei centri abitati e sulle strade extraurbane le fermate dei veicoli di cui al comma 1, situate in corrispondenza delle aree di intersezione, sono poste, di massima, dopo l’area di intersezione, ad una distanza non minore di 20 m.”
Il punto è come sia possibile che (ammesso che tale versione corrisponda alla realtà) ci si sia resi conto della coso solo DOPO averla realizzata commettendo una svista così grossolana.
Sulla base di quanto sopra e delle immagini allegate, che chiariscono bene lo stato delle cose, interrogo pertanto il sindaco di Ravenna, per chiedergli di:
- Verificare se davvero il lavoro di asfaltatura del marciapiede sia stato fatto due volte a distanza di pochi giorni e a chi vadano addossate le responsabilità;
- A quanto ammonti il maggior esborso economico che il comune di Ravenna ha dovuto sostenere (fra demolizione dei manufatti realizzati, riasfaltature del marciapiede e gettare via il materiale destinato alla traccia per i non vedenti);
- Se intenda sollecitare uffici, dirigenti e tecnici all’individuazione delle responsabilità e ad un richiamo a maggior attenzione.
Nicola Grandi
(consigliere comunale di Viva Ravenna, capogruppo)