Verificare la possibilità che la banchina terminale possa essere utilizzata per l’arrivo dei natanti.

Per superare la barriera stazione senza spostare la stazione pensare alla realizzazione di una stazione trasparente utilizzando le tecnologie oggi a disposizione. Realizzare una stazione “sopraelevata” non risolverebbe il problema della frattura anzi l’ostacolo visivo che oggi c’è ma è basso sarebbe maggiore.

Una pianificazione che favorisca attività ricreative e di aggregazione lungo il canale

Comparto dell’Ex Sarom: bisogna pensare a una continuità. tra comparto ex Sarom, Darsena di città, parco Teodorico fino alle piallasse e al sistema del parco nord attraverso una grande area verde aggettante sull’acqua.

La pianificazione del verde dovrebbe prevedere un’unica grande area contentrata e non tante piccole aree.

Pianificare una mobilità in Darsena che sia effettivamente disincentivante l’uso dell’auto privata e favorisca forme di mobilità più sostenibile (vedi car sharing)

Ripensare la cittadella della Nautica non come spazio chiuso (come da progetto attuale) ma aperto e pensare di valorizzare le Torri Hammond a fini pubblici considerandole risorse uniche e irripetibili

Dare un “senso” al nuovo quartiere, stabilire quale vocazione si vuole dargli in modo che il quartiere divenga di attrarre sia i cittadini ravennati che i turisti: questo e non altro consentirà il superamento della barriera/frattura stazione.

Verificare la possibilità di dirottare il traffico merci su Faenza e, per il traffico dei passeggeri, utilizzando gli stessi binari ferroviari realizzare un interramento a raso dei binari ferroviari, mantenere magari 2 linee di binari per avere un trasporto rapido costiero che funzioni tra Rimini e Ravenna, permettere un passaggio ciclopedonale e spostare la stazione a nord.

Prevedere la possibilità di attività attrattive/commerciali anche multiculturali sul water front

Pianificare la Darsena affinché abbia una vocazione non solo abitativa ma commerciale e turistica