La Storia
Cenni storici della Darsena di Città
Il canale che collega Ravenna al Mare è lungo 11 chilometri. Nel 1748 furono inaugurati il nuovo porto canale e la nuova darsena nell’attuale posizione e fu denominato Canale Corsini in onore dell’allora Papa regnante Clemente XII Corsini. Negli anni successivi si svilupparono i primi insediamenti portuali, che si caratterizzeranno in particolare come attività commerciali o per lavorazioni medio/piccole. Nel 1860 vennero effettuati i lavori di escavazione del canale e di allargamento della darsena promossi da Luigi Carlo Farini; questi lavori consentirono l’accesso e l’attracco di navigli mercantili di maggior tonnellaggio, è di quegli anni infatti il riconoscimento dello scalo di Ravenna come “porto nazionale” e ciò consentì di accedere ai finanziamenti statali.
Nei primi del ‘900 il porto di Ravenna registrò una discreta movimentazione delle merci (circa 300.000 tonnellate/anno) principalmente derivate dall’indotto agricolo.
Nel 1913 il porto di Ravenna fu sede del compartimento marittimo e della Capitaneria che ne rafforzò il ruolo di porto nazionale.
In quegl’anni si insediarono attorno alla darsena le prime attività industriali: due opifici cerealicoli, una raffineria di zolfo, uno iutificio, un cantiere navale, una vetreria cosicchè l’area della darsena divenne la prima area industriale di Ravenna.
Negli anni ‘50 si evidenziarono le nuove esigenze del trasporto marittimo, che richiedeva aree più estese e facilmente raggiungibili da navi di maggiori dimensioni, così come si evidenziò la necessità di migliori collegamenti stradali e ferroviari per il porto. Si andò così verso la realizzazione del nuovo porto industriale/commerciale di Ravenna collocato più verso mare rispetto alla vecchia darsena. Questa scelta segna il declino della Darsena di città come scalo portuale e progressivamente le attività si trasferirono nel nuovo Porto.
Dalla fine degli anni ’80 prendono poi forma le prime ipotesi di riutilizzo e recupero della Darsena di città.
TABELLA DELLO STATO DI FATTO
Superficie Ambito P.R.U. | 137 Ha |
Canale Candiano | 12,8 Ha |
Scolo Lama | 7.300 mq |
Proprietà demaniale | 105.700 mq |
Proprietà private | 688.200 mq |