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LA DARSENA E L’ACQUA - Giovedì 27 il workshop sull’elemento più affascinante al centro della riqualificazione

Nell’ambito della progettazione partecipativa, Giovedì 27 si svolge l’incontro formativo dedicato ad uno dei temi più affascinanti, l’elemento che rende il quartiere Darsena così particolare ed interessante: l’acqua.

L’incontro si terrà presso l’Almagià, in via dell’Almagià 2, dalle ore 20.00, e sarà condotto dal gruppo di facilitatori del percorso: Barbara Domenichini, Stefania Pelloni e Andrea Caccìa. Gli esperti coinvolti sono i tecnici dell’ufficio di pianificazione urbana, gli architetti Mutti, Rossi e Proni. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare per approfondire la tematica, portare le proprie domande e per farsi un’idea più chiara a proposito della riqualificazione dell’area. Gli incontri formativi hanno l’obiettivo di permettere ai partecipanti di arrivare alla fase finale del percorso, quella della scrittura del documento propositivo, ricchi di nuove conoscenze e di consapevolezze tali di permettere l’indicazione di scelte utili per tutta la città e per le generazioni future. Compito dei tecnici è quello di facilitare la comprensione dello stato di fatto dell’area, di analizzarne risorse e criticità, e sviscerare con i cittadini quelli che possono essere i “pro” e i “contro” delle scelte possibili e delle proposte dai cittadini.

Alcune indicazioni che i cittadini potranno dare nella progettazione partecipativa andranno a delineare importanti ipotesi del futuro della zona. Per esempio, come saranno utilizzate le banchine: come strade carrabili per smaltire il traffico di Via Trieste o come passeggiate pedonali e ciclabili lungo l’acqua? E ancora: è meglio proporre di costruire alti palazzi lungo il canale con il verde alle spalle, o concentrare il verde vicino all’acqua? Oppure ancora frazionarlo in diversi punti del quartiere? Queste sono alcune delle concrete indicazioni che i cittadini possono dare partecipando, insieme ad altre già emerse e che emergeranno.

Argomenti della serata saranno la condizione del canale, gli scarichi cittadini, i meccanismi di depurazione e la bonifica delle acque. A parlare di questo tema è invitato anche l’Ing Maurizio Bianchi di HERA.

Altri importanti temi all’ordine del giorno sono: la funzione e l’utilizzo da dare alle banchine, gli usi del waterfront, l’uso dell’acqua. Nel corso del processo di partecipazione i cittadini sono chiamati ad esprimere il loro parere

I circa 420 cittadini coinvolti nella progettazione partecipata hanno espresso più volte un forte senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti del porto canale, il più lungo d’Italia, e della sua storia così importante per tutta la città. Come hanno ricordato diversi cittadini nel corso dei focus group, gran parte della storia ravennate contemporanea si lega alla Darsena di città, che vide nascere le prime industrie moderne, che subì il primo bombardamento della Prima Guerra Mondiale, e che ancora moltissimi ricordano piena di movimento e di lavoratori, mentre i più giovani sono sempre stati abituati a vederla chiusa dietro a reti e cancelli.

Ma a parte questi riferimenti storici, i partecipanti alla progettazione hanno indicato come prima risorsa per la riqualifica dell’area la presenza dell’acqua, sia come elemento di fascino che come via di comunicazione con il mare e tra le due rive. La presenza del canale dà al quartiere il fascino dei grandi spazi, un’apertura inusuale nel centro cittadino, la possibilità di ammirare un panorama diverso… L’acqua oggi è anche uno dei nodi critici più importanti da sciogliere per la riqualificazione: diversi studi hanno appurato lo stato di grave inquinamento in cui versa il canale e i grandi costi necessari per la bonifica.

Per quanto riguarda le banchine, che sono uno dei pochi spazi pubblici dell’area, diversi partecipanti si sono espressi chiedendo che rimangano spazi pubblici, accessibili e vivaci. La partecipazione sta immaginando la Darsena di città come un’area di interesse per l’intera città, per esempio con spazi sociali e culturali, o con attività economiche sull’acqua.

Per quanto riguarda il waterfront una delle indicazioni emerse più chiaramente finora è quella di valorizzare gli edifici esistenti e in particolare l’archeologia industriale, senza dimenticare l’identità e la storia dell’area.

Su tutti questi temi il dibattito è aperto, vivace e molto interessante. A Novembre si arriverà alla sintesi con la scrittura del documento di partecipazione, con le indicazioni raccolte che la città consegnerà all’Amministrazione Comunale.

Commenti

acqua

ritengo che l'acqua sia l'elemento da cui partire e a cui fare riferimento sia a livello operativo che concettuale. nel primo caso perchè è l'unico ambito in cui si può intervenire già da subito essendo specchio su cui si affacciano gli unici spazi di proprietà pubblica per ora esistenti (banchine) e quindi sono (acqua e banchine) ambiti la cui trasformazione può dare già da ora segnali di vitalità e di trasformazione. In seconda istanza perchè l'acqua è grande elemento attrattivo, non elemento di separazione ma di unione. L'acqua deve essere l'elemento centrale, la nostra grande piazza (il fulcro di un sistema di piazze), la nostra porta d'oriente.

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