Il Direttore del CIR Hein – intervenuto lo scorso 22 luglio presso la Camera dei Deputati al Convegno “Prima di prendere il mare. Dal reinsediamento all’ammissione umanitaria” – parlando a nome di tutte le organizzazioni del Tavolo Asilo, ha proposto: l’adozione in maniera più significativa di misure di reinsediamento, il rilascio di visti umanitari con validità territoriale sulla base dell’art. 25 del Codice Visti Schengen, il ricorso a procedure d’ingresso protetto (PEP) che prevedano la possibilità di presentare una richiesta di protezione internazionale in un Paese terzo presso una rappresentanza diplomatica di uno Stato membro UE.
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Al Convegno sono intervenuti: la Presidente Laura Boldrini, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il Sottosegretario agli Esteri Mario Giro, il Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Luigi Manconi, il Comandante in capo della Squadra navale Ammiraglio Filippo Maria Foffi, il delegato per il Sud Europa dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) Laurens Jolles.
Tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di porre termine alle stragi nel Mediterraneo e, esprimendo grande apprezzamento per l’operazione Mare Nostrum, hanno sottolineato l’urgenza di adottare modalità di accesso alla protezione per coloro che fuggono da persecuzioni e conflitti armati prima ancora di prendere il mare.
La Presidente Boldrini, dopo aver ricordato che “è in atto una guerra tra le persone e che il mare causa migliaia di morti e dispersi”, ha proposto nello specifico: di allargare il mandato Frontex ad operazioni di search and rescue, di concedere la protezione temporanea in virtù del meccanismo previsto dalla Direttiva 2001/55/CE , sin qui mai attivato, e di ricorrere maggiormente a programmi di re insediamento.
Il Ministro dell’Interno Alfano ha messo l’accento sulla necessità di operare su due livelli: nei paesi di transito e alle frontiere dell’Unione europea. In merito al primo punto è stata sottolineata l’esigenza di adottare un intervento organico dell’Unione europea che preveda la creazione di presidi esteri nei paesi del Maghreb con la funzione di: identificare i richiedenti asilo, provvedere a implementare misure di reinsediamento, ed evitare le morti in mare. Relativamente alle frontiere, Alfano ha ricordato la necessità di trovare un equilibrio nel garantire da un lato l’accoglienza e la protezione ai richiedenti asilo e, dall’altro, la sicurezza delle frontiere esterne dell’UE.
Il Direttore del CIR Hein, ha, in primis, espresso grande apprezzamento per l’operazione umanitaria “Mare Nostrum” che negli ultimi 9 mesi ha portato ad una significativa riduzione del numero delle vittime nel Canale di Sicilia. Tuttavia, Hein ha fatto presente che, nonostante la lodevole operazione Mare Nostrum, occorre una politica europea sull’accesso alla protezione che affronti altresì le cause che spingono le persone a lasciare i loro paesi. E’ stata messa in evidenza l’impellente necessità che l’Unione europea metta in atto modalità protette e regolari di accesso al territorio e alla protezione, al fine di evitare che le persone siano costrette a mettere a rischio la propria vita. In particolare, Hein, parlando a nome di tutte le organizzazioni del Tavolo Asilo, ha proposto: l’adozione in maniera più significativa di misure di reinsediamento, il rilascio di visti umanitari con validità territoriale sulla base dell’art. 25 del Codice Visti Schengen, il ricorso a procedure d’ingresso protetto (PEP) che prevedano la possibilità di presentare una richiesta di protezione internazionale in un Paese terzo presso una rappresentanza diplomatica di uno Stato membro UE.