22 Giugno 2016

SPETTACOLI, DIBATTITI E PIATTI MULTIETNICI IN DARSENA CON IL FESTIVAL DELLE CULTURE

Il programma della decima edizione, a Ravenna dal 24 al 26 giugno

Il 24, 25 e 26 giugno, a Ravenna, nella Darsena di città, si terrà la decima edizione del Festival delle Culture, promossa dal Comune di Ravenna con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il tema centrale del Festival 2016 è quello dei “Luoghi Comuni”, nelle sue diverse accezioni: luoghi comuni intesi come stereotipi, rispetto ai quali occorre un lavoro quotidiano di informazione e di promozione culturale, a cui si oppongono i luoghi comuni intesi come spazi di costruzione del sapere comune e della convivenza.

Durante la tre giorni densa di appuntamenti sono previsti sei concerti che avranno luogo all’Almagià, tra cui quello de La Dame Blanche (sabato), aka Yaite Ramos, figlia del Musical Director della Buena Vista Social Club, e dei Söndörgő (domenica), la band di folk ungherese della famiglia Eredics. Sempre all’Almagià, sabato 25 alle 18, ci sarà uno storico momento che vedrà la nascita della prima orchestra multiculturale della città di Ravenna: la Banda delle Darsena, che esordirà con una jam session aperta a musicisti di ogni dove.

La banchina del canale Candiano sarà invasa dai punti ristoro multietnici e dal mercato di prodotti artigianali di vari paesi, mentre i dibattiti, due per ogni sera, si terranno al circolo Dock 61 di via Magazzini Posteriori.

Il Festival delle Culture 2016 è stato realizzato con il metodo della progettazione partecipata che ha coinvolto oltre cinquanta persone, membri di associazioni ma anche singoli cittadini attivi, di ogni età, genere e nazionalità.

PROGRAMMA

Si parte venerdì 24 giugno alle 17 da Piazza del Popolo con la Fiumana Atto VII che segna l’Apertura della X edizione del Festival delle Culture.

La parata inaugurale, con la lunga bandiera del mondo, arriverà fino alle Artificerie Almagià. Durante il percorso prenderanno vita le performaces di giovani artisti: il gruppo Murga Los Adoquines de Spartaco con musiche dal vivo e danze coreografiche, la Breakdance dei Lasagna Style, il parkour di Ravenna Shine, il rap dei ragazzi del Cisim, le danze egiziane di Saidi Danza, la capoeira del gruppo Coquinho Baiano, le performances di Deviazioni–animazioni di strada. Con l’accompagnamento musicale del Furgo Disco con DJ Aldivas.

Alle 19 iniziano i dibattiti al Dock 61. Primo appuntamento con Donne e bambine in educazione: a scuola di libertà. L’incontro con le studiose Chiara Lugarini (Tutor presso la Cattedra di Pedagogia Interculturale, Unimib) e Anna Maria Piussi (Docente di Pedagogia e Differenza Sessuale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona) è curato dalla Casa delle Donne.

Serata incentrata sulle arti giovani all’Almagià. Alle 20.30 si apre con le spettacolari performances di Breakdancedel gruppo Lasagna Style, mentre alle 21sarà il momento de Le Pigne in concerto e del rap dei giovani artisti del Cisim. Alle 21.30 ci aspetta il Dj set di Aldivas con hip pop, trap, afro da danzare in libertà.

Alle 21.45 si torna al Dock 61 con la presentazione del progetto Non si direbbe che sei straniero.

Luoghi non comuni sull’ospitalità: esperienze di ospitalità tra famiglie migranti e studenti universitari (progetto Peace Spot III – Fondazione Flaminia). Ravenna student life: gli universitari internazionali si raccontano. Moderano i professori Vincenzo Matera e Selenia Mirabello, docenti di antropologia culturale e processi di migrazione dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna.

Alle 22.30 c/o Almagià chiude la prima giornata del festival lo spettacolo dal vivo di Murga Los Adoquines de Spartaco dal vivo. La Murga Porteña è un fenomeno del Carnevale di Buenos Aires, portata in Argentina dagli schiavi africani nel periodo coloniale. Los Adoquines nasce nel 2009 all’interno del centro sociale Spartaco, nel quartiere di Roma Quadraro, grazie a un laboratorio tenuto da alcuni componenti de la Malamurga e della Murga Viajeros del Humo (Gonnet, Argentina).

Come è stato anticipato sabato 25 giugno alle 18 c/o l’Almagià prenderà vita la Banda della Darsena, la prima orchestra multiculturale di Ravenna, a battesimo con una jam session. Open Call – Festival delle Culture Jam Session è realizzato con la direzione artistica di Marco Zanotti, coadiuvato da Franck Viderot e Baye Fara Thiam. Info e iscrizioni: 334 1076145.

A seguire, alle 19, dal Senegal: il Sabar. Si tratta della danza tradizionale in costume condotta dalle donne della comunità senegalese che improvvisano sul tappeto di percussioni suonate dagli uomini. A cura di Asra.

Alle 19 primo dibattito della serata al Dock 61 con Media, luoghi comuni e neorazzismo. Intervengono l’avvocato Gian Andrea Ronchi e l’associazione Occhio ai Media di Ferrara. Modera Federica Angelini (giornalista).

Alle 21 all’interno dell’Almagià l’associazione Romania Mare organizza Danze, costumi e musiche popolari rumene, con la partecipazione della cantante romena Geta Hangu.

Alle 21.45 al Dock 61 si terrà il secondo dibattito della serata: Il Pakistan e la sua diaspora in Italia con Emanuele Giordana (Radio Terzo Mondo) e Khizar Chaudry (mediatore culturale). Modera Emanuela Casadio (Avvocato di strada onlus).

Alle 22.30 c/o l’Almagià si esibirà il Samvad Trio (Italia). «Samvad» è un termine sanscrito che significa “dialogo” o “accordo”. Igino Giovanni Brunori e Virginia Nicoli, insieme al suonatore di tabla Ciro Montanari, propongono una fusion di derivazione indiana, in bilico fra antico e contemporaneo, Oriente e Occidente.

Alle 23.15 secondo appuntamento con la musica con il concerto di La Dame Blanche (Cuba/Francia). Yaite Ramos, musicista cubana che vive a Parigi, è la figlia di Jesus “Aguaje” Ramos, Musical Director della Buena Vista Social Club. Le tracce di Piratas (2014), la sua ultima release, sono ricche di significato sociale e affondano le proprie radici nella tradizionale musica urbana. Rap, Reggae, e certamente Nu Cumbia, sono tutti terreni fertili per La Dame Blanche.

Le Dame Blanche

Domenica 26 giugno alle 19 c/o l’Almagià torna al Festival delle Culture The Sould Parade. Danze dalla tradizione nigeriana. Part II con Donne interculturali: Edo Cultural Dance; Lover Brothers: Edo Dance; Royal Sister: Cultural Group Dance.

Alle 19 al Dock 61 si parla de I luoghi comuni dell’abitare con Emanuela Capellari (Acer Ravenna), Massimo Giordano (E’/co-housing, Bologna), Manila Ricci (Casa Madiba, Rimini), Daniela Gatta e Daniele Bertoni (Housing First / Prima la Casa, Consorzio Sol.co, Ravenna). Modera Andrea Caccìa (Villaggio Globale).

Alle 20.30 c/o l’Almagià si terrà la consegna del Premio all’intercultura città di Ravenna 2015. In apertura esibizioni di danze dalla tradizione persiana Gilaki (nord-Iran). A seguire, “Master chef il terzo mondo”, premiazione dei due piatti più graditi del Festival. A cura dell’associazione Il Terzo Mondo.

Alle 21.30 spazio alla musica con il concerto di Mihretu Ghide & Panacea (Eritrea/Italia)

Mihretu Ghide è un cantautore eritreo originario di Barantu. È rifugiato in Italia dal 2008 dove comincia a collaborare da subito con i Panacea, l’ensemble salernitana di Michele Longo e Casimiro Erario. Mihretu usa la lingua tigrigna e suona il Krar, un cordofono tradizionale dell’Africa orientale che si declina in diverse varianti morfologiche.

Alle 21.45 al Dock 61, ultimo dibattito di questa edizione del Festival: Profughi di ieri, profughi di oggi: dall’ex Jugoslavia alla Siria con Azra Nuhefendic (Osservatorio Balcani Caucaso), Chiara Cruciati (Nena News), Pietro De Carli (Esperto di cooperazione internazionale). Modera Pippo Tadolini (Lampedusa siamo noi).

Alle 22.30 c/o l’Almagià concludiamo l’edizione 2016 del Festival con il concerto di Söndörgő (Ungheria). La famiglia Eredics, tre fratelli e un cugino, provengono da un villaggio chiamato Szentendre che si trova sul Danubio nei pressi di Budapest. In contrasto con la maggior parte dei gruppi che suonano musica balcanica, Söndörgő non sono un gruppo formato prevalentemente da ottoni, ma si tratta di una banda di tamburitza, un piccolo strumento simile al mandolino che si suona con agili pizzicate e che a volte viene accompagnata dalla fisarmonica o da strumenti a fiato.

FUORI DAL PALCO/GLI EVENTI COLLATERALI

Osservazione della volta stellata, guidata dagli astrofili del Planetario di Ravenna

Per i più piccoli: Gioca con noi!

Laboratorio ludico creativo per bambine e bambini, costruzione di giocattoli e di bijoux di tutto il mondo. A cura di Terra Mia.

L’angolo dei giochi da tavolo del lontano oriente: l’associazione italo-filippina propone il gioco del Karrom (India, Sri Lanka, Filippine), del Go/weiqi/baduk (Giappone, Cina, Corea), del Mahjong (Cina, Filippine, Vietnam, Taiwan, Romagna), del Pakisi/ludo (India, Nepal, Bangladesh), della Sungka/chonga (Filippine e indonesia), del Xiang Qi (scacchi cinesi). A cura di Mabuhay.

Sartoria meticcia: una sartoria che produce “in diretta” capi di abbigliamento con stoffe africane. A cura dell’Associazione Città Meticcia.

La bellezza del foulard: sciarpe, foulard, pashmine, carrè, velo si possono indossare e re-inventare secondo le tradizioni dei paesi. Il laboratorio si propone di far conoscere e far provare i diversi stili per portare il foulard. Chi indossa il foulard potrà essere fotografato ed entrerà a far parte di un grande mosaico fotografico. A cura dell’Associazione Cittadini del pianeta.

Laboratorio linguistico (francese inglese spagnolo)

Approccio alle lingue aperto tutt*. Dal progetto “Chi parla due lingue vive due vite”. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. A cura dell’associazione Il Terzo Mondo.

LE MOSTRE

Piazzetta Almagià

Nel labirinto dei luoghi comuni

Un labirinto fotografico su roll up con 10 scatti scelti e prodotti dagli studenti del Liceo Classico e dell’Istituto Olivetti Callegari per smentire i luoghi comuni e aprire lo sguardo alle “ storie che fanno la storia”, quelle storie che non possono cancellarsi né relegarsi con muri e confini, quelle storie che raccontano “un’altra storia”.

Dock 61

Uciadìna. Impressioni romagnoli

Il tema dell’esposizione è la Romagna con i suoi abitanti: ogni fotografo presenta così la sua personale uciadìna. alla nostra terra e a chi la vive quotidianamente, alle sue tradizioni e ai suoi paesaggi, alla sua cultura e alla sua gastronomia. Ci saranno i 20 migliori scatti del percorso partecipato che ha coinvolto 150 fotografi. A cura dell’associazione Marigodosa.

Almagià

Prospettive di luoghi comuni

Una mostra fotografica che mette in luce lo sguardo dei fruitori dello spazio cittadino. Il luogo comune che stereotipa e il luogo fisico che invece mostra la condivisione di uno stesso universo. Si tratta di scatti degli studenti della Scuola di Lingua e Cultura Italiana L2 di Laboratorio Mondo effettuati tra Forlì e la Riviera Romagnola. A cura di Laboratorio Mondo.

Banchina del Canale Candiano
3 vele sul mare dei luoghi comuni

Installazione artistica a cura dell’Associazione ribellARTI.
Opera realizzata da Abra Degli Esposti (scultrice) e Adriano Ghironi (artigiano-artista).

LA WEB RADIO

#ARASUDITU: A Ravenna Succede di Tutto speciale Festival delle Culture

Le interviste impossibili di Noanda Tania Moroni e degli altri esseri viventi della neonata Associazione Culturale Succede di Tutto. Durate i tre giorni di Festival sarà allestito il SuccedePunto dove si intratterranno in modo informale gli ospiti del Festival. I video saranno visibili sul canale Youtube #ARASUDITU e su facebook.

Per info E-mail: festivalculture.ra@gmail.com Telefono: 0544 591876 (Casa delle Culture)

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