31 Gennaio 2024

Una “chiamata alle arti” dedicata alle energie creative di tutta Italia

In occasione di Ravenna Festival 2024. Iscrizioni fino al 30 aprile; quattro giornate a Classis dal 17 al 20 giugno

Quattro giornate per vivere l’arte e condividerla: in occasione di Ravenna Festival 2024, Cristina Mazzavillani Muti invita giovani e giovanissimi al Museo Classis dal 17 al 20 giugno, per disegnare insieme uno spazio libero di confronto, crescita e scambio. La “Chiamata alle arti”, dedicata ai creativi di oggi e del futuro (fino a 25 anni e senza età minima) è aperta a una varietà di linguaggi: dalla fotografia al video, dalla poesia al rap e alla trap, dalle arti visive tradizionali a quelle più innovative, dal mosaico fino alla composizione musicale. Attraverso cinque sezioni, la Chiamata da una parte raccoglierà opere inedite, destinando le migliori ad essere esposte o eseguite negli spazi di Classis, dall’altra offrirà l’occasione di nuovi momenti creativi nel Museo, dando così vita a un ricco programma di appuntamenti, inclusi concerti e performance. Rimanendo aperto al pubblico, Classis si trasforma in una finestra aperta sull’immaginazione, le idee e i linguaggi della nuova generazione. Con la direzione artistica di Michele Marco Rossi e Anna Leonardi, il progetto di Cristina Muti si colloca nel solco dell’attenzione sempre dimostrata per i giovani e coltivata negli anni attraverso tante iniziative mirate. È possibile iscriversi, secondo le modalità indicate per ogni sezione, fino al 30 aprile, inviando domanda e materiali a chiamataallearti2024@ravennafestival.org (la descrizione del progetto e delle sue sezioni, così come la domanda, è reperibile sul sito www.ravennafestival.org).

La “Chiamata alle arti” è articolata in cinque sezioni, ognuna delle quali offre alle opere e agli artisti selezionati opportunità di visibilità per i propri lavori e di confronto con gli altri creativi e il pubblico, attraverso le giornate dedicate al Museo Classis. La sezione fotografia ha per tema il rapporto tra comunità umane e il Mediterraneo, crocevia di culture e religioni differenti ma anche teatro di tragedie e conflitti, mentre la categoria video raccoglierà lavori ispirati a due brani per violoncello solo, “Kottos” (1977) di Iannis Xenakis e “Obstinate” (2022) di Georges Aperghis. La sezione per poesia, rap e trap non prevede un tema ma si propone di esplorare il terreno comune fra queste arti, ovvero la musicalità della costruzione testuale e l’operazione linguistica capace di veicolare contenuti del vissuto sociale. Attorno al tema Invocazione, legato a “Sette parole” della compositrice Sofia Gubaidulina, si raccoglieranno invece lavori che spaziano da composizioni musicali a testi, da opere visive a qualsiasi altro linguaggio. La sezione di arti visive si distingue per l’assenza di selezione: tutti i partecipanti sono invitati a prendere parte a “Another Bach in the Wall”, un momento di creazione collettiva, a cui si unirà anche il pubblico, sulle note di Johann Sebastian Bach.

Info chiamataallearti2024@ravennafestival.org | www.ravennafestival.org

wpChatIcon