Domenica, 2 ottobre, all’azienda agricola Torraccia (via Marabina 153, carraia con indicazione Villa Berta) dalle 14.30 alle 18 è in programma la Festa alla Torraccia, promossa dal Comune, dalla delegazione Fai di Ravenna e da numerosissimi altri soggetti che intendono dare vita a un progetto finalizzato al recupero e alla valorizzazione dello storico manufatto.
Tra gli altri interverrà l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini.
Durante la giornata ci saranno: mostra Fai “Lineamenti evolutivi del territorio classicano dalle origini ai giorni nostri”; mostra “Tra fiumi, valli e pinete”, dell’associazione Classe Archeologia e Cultura; l’appuntamento “Due chiacchiere nell’aia: parliamo del territorio e del futuro della Torraccia”; visite guidate all’antico manufatto curate dai protagonisti del progetto.
Saranno attivi stand delle associazioni che collaborano all’iniziativa; verrà distribuita frutta di stagione offerta dalla società cooperativa agricola C.A.B.TER.RA e sono previsti intrattenimento folcloristico, ristoro a cura del comitato cittadino e dei commercianti di Lido di Dante e del multicentro Ceas Ra.21, servizio di intrattenimento bimbi curato dall’associazione Tralenuvole. Durante il pomeriggio ci saranno anche dimostrazioni di rilievi aereo – topografici tramite droni.
I soggetti coinvolti sono: associazione Classe Archeologia e Cultura che ha sollecitato l’avvio di un progetto/processo di valorizzazione e recupero dell’antico manufatto in collaborazione con C.A.B. TER.RA. proprietaria del terreno e della Torre, Comune di Ravenna, architetti Marco Turchetti, Guido Guerrieri, Caterina Panzavolta autori di uno studio di restauro dell’antico monumento, Carlo Zingaretti portavoce gruppo di opinione “RavennaDomani” e portatore di un progetto di recupero conservativo, associazione Ekoclub impegnata in azioni di recupero e ripristino del territorio naturale (dal 2013). A questi si sono aggiunti FAI – delegazione Ravenna, Fondazione Flaminia e Campus ravennate dell’Università di Bologna (con i suoi corsi di laurea in Scienze Ambientali, Beni Culturali e Scuola Superiore di Studi sulla Città), il comitato cittadino di Lido di Dante, l’associazione TRAIL Romagna, la cooperativa Kirecò e Cooperative Fiumi Uniti Servizi.
Approfondimento
Nel pieno convincimento dell’importanza storico-monumentale e socio- culturale rappresentata dalla “TORRACCIA o TORRAZZA”, una delle testimonianze architettoniche del passato ancora reperibili sul territorio classicano, si intende mantenere viva l’attenzione sullo storico manufatto. che, dopo tre secoli di sostanziale abbandono, presenta condizioni strutturali molto critiche e prossime alla definitiva compromissione.
Facendo seguito ad analoga iniziativa del 2013 la giornata del 2 ottobre nasce per dare vita ad un progetto più ampio ed ambizioso che individui il territorio come capacità collettiva in grado di attivare molteplici sinergie per il suo possibile recupero, salvataggio e valorizzazione.
Nel maggio 2016 la locale Delegazione FAI ha presentato, unitamente ed in accordo con i gruppi e le associazioni sopra indicate, formale richiesta di contributi per procedere almeno ad una prima messa in sicurezza strutturale della storica torre, nell’ambito del progetto governativo “bellezza@governo.it”. Tale progetto mette a disposizione 150 milioni di euro per riconquistare i luoghi da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività. Al momento non sono disponibili informazioni sull’assegnazione dei fondi richiesti.
Con l’iniziativa del 2 ottobre 2016 il FAI unitamente ai soggetti coinvolti,
La Torraccia e il territorio
Ben più rilevante per la Delegazione FAI di Ravenna sarà l’impegno per sostenere azioni di messa a sistema ed integrazione delle diverse peculiarità che, partendo dalla Torraccia, coinvolgono l’ampio territorio classicano. Peculiarità legate alla basilica di S. Apollinare, alla storica Pineta di Classe, all’istituendo Parco Archeologico, così come alle esistenti aree protette del Parco del Delta (foce Bevano, Ortazzo, Ortazzino) che si correlano a diffuse possibilità di fruizione come quella già esistente rappresentata dal Centro Visite della Bevanella. Il territorio classicano presenta già oggi un articolato e diffuso richiamo turistico non secondario a quello balneare, ma necessita di un impegno strutturato per interconnettere e mettere in rete le peculiarità e le diverse forme di fruizione in parte già presenti e offerte da un variegato numero di realtà territoriali (cicloturismo, trekking, ippoturismo, ecc) non escludendo di poter contribuire ad un importante recupero occupazionale.