Far conoscere le attività del Centro per le famiglie – rivolte ai nuclei con figli tra gli zero e i 18 anni, di sostegno alla genitorialità, promozione di forme di solidarietà e aiuto reciproco – è l’obiettivo di una serie di sei incontri svolti in questi mesi dagli operatori del Centro nelle scuole dell’infanzia del territorio comunale.
Ad ognuno hanno in media partecipato trenta/quaranta genitori.
All’ultimo, in programma domani, mercoledì 9 novembre, alle 17 alla scuola Fusconi di Borgo Montone, interverrà anche l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi.
Tra le opportunità offerte dal Centro, servizio dell’Asp promosso e sostenuto dalla Regione, si parlerà anche di affido familiare, a sua volta oggetto di una campagna informativa promossa dall’inizio dell’anno scolastico nelle scuole elementari, con la distribuzione a tappeto di un volantino, alla quale ha fatto finora seguito la richiesta di ulteriori informazioni e approfondimenti da parte di trenta famiglie.
L’affido familiare è l’accoglienza temporanea (massimo due anni) di un bambino o di un ragazzo che proviene da una famiglia in difficoltà, con la quale, durante tale periodo, permane comunque il legame. E’ dunque un aiuto al bambino e alla famiglia d’origine, nel tempo che le è necessario per affrontare e, per quanto possibile, risolvere i suoi problemi. Possono accogliere bambini in affido coppie con o senza figli, sposate o conviventi, persone singole, senza limiti di età. Ciò che principalmente occorre sono la disponibilità affettiva e la volontà di accompagnare per un tratto di strada un bambino aiutandolo a sviluppare le sue potenzialità. Oltre all’affido vero e proprio sono possibili forme di sostegno familiare, cioè azioni di supporto a famiglie con bambini rispetto agli impegni e bisogni della quotidianità, con l’obiettivo di favorire la permanenza dei bambini all’interno delle loro famiglie.
Nel 2015 i bambini per i quali è stato attivato un progetto di affido o sostegno familiare sono stati 103, seguiti da 76 famiglie, che evidentemente in alcuni casi hanno accolto anche più di un bambino. Per quanto riguarda il 2016 sono disponibili i dati fino al mese di agosto: 96 bambini seguiti da 81 famiglie.
“Chi accoglie in casa propria un bambino che non può stare con la propria famiglia – dichiara l’assessora Morigi – non solo compie un gesto d’amore e di solidarietà nei confronti del bambino e dei suoi genitori, ma soprattutto esprime una grande maturità e coscienza civica nei confronti della comunità in cui vive, condividendo la responsabilità di far sì che chi si trova nelle condizioni di maggiore debolezza e fragilità possa intraprendere un percorso di crescita e miglioramento della propria condizione.
Per questo ringrazio davvero di cuore tutte le persone che hanno intrapreso questo percorso di accoglienza; e il Centro per le famiglie per la professionalità e l’impegno con il quale segue il percorso delle famiglie affidatarie e dei bambini in affido”.
Chi volesse ulteriori informazioni può visitare la pagina Internet http://bit.ly/2eEtMsR e contattare il Centro per le famiglie, via Gradisca 19, tel. 0544471497 informafamiglie@aspravennacerviaerussi.it