La copia del mosaico, realizzata dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna nel 1951, è stata prestata dal Comune su richiesta dell’organizzatore
La copia del Corteo imperiale di Teodora, replica fedele del mosaico originale presente nella basilica di San Vitale, realizzata dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna nel 1951, sarà esposta in occasione di un’importante mostra dedicata a Klimt nella prestigiosa Neue Galerie nella Fifth Avenue a New York.
La mostra aprirà al pubblico oggi e chiuderà il 16 gennaio 2017.
I due pannelli centrali del Corteo imperiale di Teodora, raffiguranti l’imperatrice e parte del suo seguito, sono stati chiesti in prestito per la mostra Klimt and the women of Vienna’s golden age 1900-1918, che dell’artista austriaco (1862-1918) approfondisce i ritratti di donne intesi come l’incarnazione della Vienna fin-de-siècle.
La mostra è organizzata da Tobias G. Natter, autore di numerose pubblicazioni su Klimt e l’arte viennese del ‘900, e si compone di circa 12 dipinti, 40 disegni, 40 opere d’arte decorativa e fotografie d’epoca provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Fulcro della mostra sarà il celeberrimo Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907), acquistato nel 2006 per la cifra record di 135 milioni di dollari, ma anche il mosaico di Teodora giocherà un ruolo di prim’ordine, in virtù del legame dell’artista con la città di Ravenna.
Com’è noto, infatti, nel 1903 il maestro austriaco venne due volte in visita a Ravenna e in una celebre cartolina ad Emilie Flöge definì i mosaici ravennati “di incredibile splendore”; il corteo di Teodora, in particolare, secondo la Neue Galerie “ha fornito a Klimt un’importante fonte di ispirazione per il primo ritratto della sua mecenate, Adele Bloch-Bauer”, ma più in generale la visione dell’arte bizantina di Ravenna e Venezia contribuì a determinare una svolta stilistica importante nella sua arte, che portò al cosiddetto “Periodo Aureo”.
Le copie dei mosaici antichi di Ravenna
L’opera che sarà esposta a New York è una replica fedele e di altissima qualità, realizzata all’inizio degli anni ’50 con il patrocinio del Rotary Club e della locale Azienda di Soggiorno e Turismo su iniziativa del professor. Giuseppe Bovini. Questi ebbe infatti l’idea di replicare i principali mosaici ravennati affidandosi ai migliori artisti dell’epoca, allora riuniti nel Gruppo Mosaicisti dell’Accademia di Belle Arti e fedeli custodi di quest’arte. L’intera collezione fu realizzata con grande rigore, con rilievi minuziosi ottenuti tramite cartoni su carta da lucido posta a contatto con le antiche decorazioni; grazie a questa tecnica i mosaicisti furono in grado di realizzare copie dall’antico a grandezza naturale di straordinaria fedeltà (anche i contorni e l’inclinazione delle tessere furono rilevati e riprodotti). Dalla prima mostra di Parigi, nel 1951, i mosaici hanno viaggiato per tutto il mondo, costituendo uno straordinario veicolo di promozione culturale e turistica per la nostra città.
22 Settembre 2016