In una lettera al Sindaco ed all’assessore alla cultura, Giannantonio Mingozzi e Chiara Francesconi, consiglieri comunali del PRI , apprezzando l’insieme delle iniziative promosse per celebrare il 695esimo anniversario dantesco, propongono di inserire nel programma anche il ricordo di Antonio Fusconi, storico custode per tanti anni della tomba di Dante, morto quarant’anni fa, nell’agosto del 1976.
“Ci hanno assicurato la propria collaborazione la Dante Alighieri e la Casa Matha, perché un personaggio straordinario come Fusconi merita un doveroso riconoscimento; ferito sul Grappa nella Grande Guerra, invalido e dipendente comunale dal 1920 e per 46 anni fu custode dei resti di Dante, che vegliò utilizzando anche una stanzetta attigua alla tomba dove leggeva la Divina Commedia durante le pause della sua missione.
Una sorta di sentinella apprezzata da Santi Muratori, Don Giovanni Mesini, Manara Valgimigli, Aldo Spallicci e Sergio Zavoli che fu l’ultimo ad intervistarlo.
Una figura indimenticabile nella storia di Ravenna e un grande esempio di amore per Dante che Antonio Fusconi ha sempre celebrato anche in qualità di socio del Capanno Garibaldi (dal 1946) e del Circolo Mazzini alla Casa del Popolo”.
Mingozzi e Francesconi propongono di dedicargli una lapide “da collocare all’interno del Quadrarco di Braccioforte, nella zona dantesca, che ricordi il suo impegno e la sua passione nel vegliare con umiltà la Tomba del Sommo Poeta”. Come ricorda Franco Gabici, il giorno del suo funerale (morì a 87 anni) il prof. Michele Vinceri pronunciò – di fronte a pochissimi presenti – l’orazione funebre tributandogli il merito di aver speso la propria vita per onorare Dante offrendo una straordinaria dimostrazione di affetto. “Il minimo che possiamo fare, concludono Mingozzi e Francesconi, è ricordarlo con una targa a memoria”.
30 Agosto 2016