Sarà dedicato alla Lingua italiana dei segni (Lis) l’appuntamento di domani sera, venerdì 30 settembre, alle 21 nella basilica di San Francesco, della rassegna “La Divina Commedia nel mondo”, promossa dal Comune attraverso il Centro relazioni culturali.
In 22 edizioni la manifestazione ha portato a Ravenna oltre 50 traduttori e un centinaio di esperti che hanno fatto conoscere alla città come Dante venga tradotto, letto e amato in ogni parte del mondo. Nell’ottica di una sempre maggiore accessibilità alla Commedia si è voluto aggiungere al lungo elenco di lingue nelle quali in questi anni i versi di Dante sono stati letti in San Francesco anche la Lingua italiana dei segni.
E’ previsto inoltre il conferimento del Lauro dantesco alla memoria, dedicato a don Francesco Fuschini a dieci anni dalla morte.
Tutta la serata sarà completamente accessibile alle persone sorde, grazie a un servizio di interpretariato in Lis.
Dopo l’intervento di apertura dell’assessora alla Cultura Elsa Signorino, è previsto un dibattito sul tema della traduzione in Lis al quale parteciperanno Giuseppe Ledda, docente dell’Università di Bologna, dantista di fama internazionale, che traccerà un profilo generale sullo studio e la divulgazione del lascito dantesco, Maria Luisa Franchi, dal 1994 interprete Lis per il Tg1 e componente dell’Anios (Associazione nazionale interpreti Lis) e dell’Ens (Ente nazionale sordi) e Adriana Pannitteri, giornalista del Tg1 e autrice di diverse pubblicazioni di cronaca e di cultura. Nel corso del dibattito verrà illustrato il progetto di traduzione della Commedia in Lis, una sfida culturale che parla di inclusione, di apertura e di partecipazione.
Silvio Castiglioni, stupefacente lettore dantesco che ha dato prova, nel corso delle precedenti serate, di una sapienza recitativa costruita con specifici studi ed esperienze di caratura internazionale, leggerà il XVII canto del Paradiso, dove Dante ascolta dall’avo Cacciagiuda la profezia dell’esilio, che sarà appunto tradotto in Lis.
A seguire, lo stesso Castiglioni aprirà la seconda parte della serata dedicata al conferimento del Lauro Dantesco alla memoria a don Francesco Fuschini, con la lettura del racconto “L’ultimo anarchico”. Giancarlo Mazzuca, all’epoca della scrittura del racconto direttore del Resto del Carlino, con il quale Fuschini collaborava, traccerà un breve ritratto del prosatore tanto amato dalla critica del Novecento, a partire da Prezzolini.
Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ritirerà il premio il Lauro Dantesco alla memoria dalle mani di Walter Della Monica, amico di don Francesco e curatore dell’opera omnia, e leggerà il messaggio ricevuto dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che non potrà essere presente per un’indisposizione.
Sarà disponibile un’anteprima dell’ultima raccolta di scritti di Francesco Fuschini, “A domanda rispondo”, a cura di Walter Della Monica, edita dalla casa editrice Il Ponte Vecchio di Roberto Casalini.
29 Settembre 2016