“Controlli della PM in materia commerciale. Sanzioni a commercianti su aree pubbliche per oltre 13.000 Euro”
In concomitanza con gli interventi mirati contro l’abusivismo commerciale sul litorale (vedi operazione dei giorni scorsi a Lido di Savio) la Polizia Municipale di Ravenna rende noti i dati delle verifiche svolte, sul vasto territorio di competenza, dal preposto Ufficio Polizia Commerciale, dal primo maggio ad oggi. 20 interventi antiabusivismo, dai quali sono scaturiti sei sequestri a carico di altrettante persone (4 cittadini senegalesi e 2 italiani), che vendevano merce varia (bigiotteria, borse, ombrelli ed articoli di abbigliamento), ai quali veniva contestata anche la prevista sanzione pari ad oltre 5.000 Euro ciascuno; 9 rinvenimenti di merce abbandonata da extracomunitari, consistente principalmente in chincaglieria.
13 verbali, pari ognuno a circa a 1.000 Euro, ad ambulanti che operavano in contrasto alla specifica Delibera del Sindaco di Ravenna, che vieta il commercio in forma itinerante all’interno della città e nelle località balneari. Tali violazioni sono state rilevate a Punta Marina Terme, in via Lungomare Colombo, a venditori di prodotti alimentari (cosiddetti “paninari”), in viale Europa e via Monti, a venditori di frutta e vasi ornamentali, in via Cavour e via Bassano Del Grappa, a commercianti di fiori; verifiche spesso ripetute proprio per scongiurare che un’autorizzazione per vendita ambulante si trasformi, di fatto, in vendita a posto fisso.
Altre sanzioni sono state contestate a titolari di esercizi commerciali e pubblici esercizi in varie località balneari. Nello specifico, a Lido di Savio e Porto Corsini, per aver pubblicizzato l’attività senza la prescritta autorizzazione dell’Ente proprietario della strada (verbale pari ad oltre 400 euro); a Lido Adriano, il titolare di un pubblico esercizio è stato multato con tre diversi verbali, per un ammontare di oltre 1.200 euro, per aver effettuato un intrattenimento musicale senza la necessaria certificazione di impatto acustico, per mancata esposizione degli orari di apertura ai clienti e per non aver apposto nel locale il cartello di divieto di fumo, come prevede la normativa.