Proseguono le azioni programmate della Polizia Municipale di Ravenna contro l’abusivismo sulle spiagge. Nella mattinata di giovedì sono state, questa volta, sei le persone fermate e identificate: tutti stranieri, in regola con il permesso di soggiorno, ma colti nell’atto di vendita di materiale contraffatto e non. Due di loro, marito e moglie, entrambi romeni, sono stati denunciati perché trovati a vendere giubbotti palesemente contraffatti (riproduzioni della marca Colmar) nonché strumenti per l’igiene, a loro volta contraffatti (nella fattispecie, per pedicure di Scholl), per un valore approssimativo di circa 600 euro.
Gli interventi si sono concentrati nelle località di Punta Marina Terme e Lido Adriano (nei pressi dei bagni Perla, Pelo, Calipso e Arcobaleno) e hanno coinvolto una ventina di agenti, appartenenti agli uffici Vigilanza di Quartiere, Commerciale e Polizia Giudiziaria.
Oltre al materiale contraffatto, l’operazione ha permesso di sequestrare diverse centinaia di articoli, consistenti per lo più in capi d’abbigliamento, teli, borse e beauty, per un valore stimato in circa 7/8.000 euro. A carico di quattro ambulanti è scattato il previsto verbale, per commercio abusivo, pari ad oltre 5.000 euro ciascuno. Ai due cittadini comunitari, a seguito dei fatti accertati dalla PM, la Questura ha notificato provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Ravenna per tre anni.
“Per la prima volta – fa rilevare il Comando – sono stati sequestrati sull’arenile oggetti di noti marchi, contraffatti, destinati alla cura della persona. Segno che il mercato dei falsi sta dirigendo la propria attenzione verso nuovi settori, tra l’altro con potenziali conseguenze negative per il consumatore, considerato che la merce acquistata non risponde agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione europea e nazionale”.
19 Agosto 2016