Dai primi di ottobre l’area del cantiere di piazza Kennedy attualmente impegnata dalla Soprintendenza ritornerà a disposizione dell’impresa che si sta occupando dei lavori di riqualificazione della piazza.
Lo ha comunicato la stessa Soprintendenza agli assessori ai Lavori pubblici Roberto Fagnani e alla Cultura Elsa Signorino durante un incontro svoltosi il 13 settembre (vedi comunicato ufficiale della Soprintendenza stessa, allegato).
“Finalmente – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – ci è stata comunicata una data entro la quale poter far ripartire i lavori in questa zona del cantiere. E’ un passo importante verso una conclusione dei lavori il più celere possibile.
La Soprintendenza, che peraltro è un ente sovraordinato rispetto al Comune, ha legittimamente ritenuto necessario, anche alla luce di tutto l’interesse nato intorno ai reperti emersi, fare delle indagini molto approfondite; e ciò ha comportato una sua presenza in cantiere più lunga rispetto a quanto inizialmente preventivato”.
Ora l’amministrazione comunale procederà in questa maniera: nella notte tra il 23 e il 24 settembre sarà asfaltata via D’Azeglio nel tratto prospiciente la piazza, da via Gioacchino Rasponi a via Luca Longhi. L’obiettivo è poi quello di riaprire al transito pedonale la porzione di piazza in corrispondenza degli “orti Rasponi” (porzione a sinistra del palazzo per chi ne guarda la facciata) e il fronte prospiciente via Massimo D’Azeglio in occasione della Notte d’Oro prevista l’8 ottobre; e via via ulteriori parti di piazza in tempi brevi.
L’impresa incaricata è impegnata a completare i lavori nel più breve tempo possibile. Man mano che si procederà con gli interventi verranno forniti ulteriori aggiornamenti sulle tempistiche.
“L’obiettivo primario di questa nuova amministrazione – dichiara il sindaco Michele de Pascale – è stato sin dall’inizio, senza ambiguità e non in assenza di critiche, quello di vedere piazza Kennedy aperta, viva e attrattiva, nel tempo più breve possibile.
Sono perfettamente consapevole dell’enorme difficoltà che stanno vivendo le imprese intorno alla piazza, comprendo le proteste delle associazioni e sono d’accordo sul fatto che i tempi siano stati gravosi. Questo cantiere è un monito pesante: ci deve infatti ricordare che ogni futuro intervento in un centro storico come il nostro, ricco di potenziali reperti, può comportare tempi e modalità complessi.
Sono però altrettanto consapevole – e dobbiamo esserlo tutti – che la necessaria e legittima indagine in loco dei ritrovamenti da parte della Soprintendenza ha oggettivamente fatto sì che i tempi si allungassero.
Tempi che sarebbero diventati immensamente più lunghi nel caso in cui si fosse scelto di variare molto significativamente il progetto, mantenendo aperta parte della piazza. Abbiamo deciso di non aprire questo complesso dibattito, basandoci su una seria analisi scientifica e coinvolgendo nella valorizzazione Palazzo Rasponi.
Oggi la Soprintendenza, con la quale siamo sempre stati costantemente in contatto facendo presente le esigenze degli operatori e dei cittadini, ci ha ufficialmente comunicato, nero su bianco, la data nella quale lascerà il cantiere.
In considerazione di ciò e stanti le risultanze dell’analisi degli scavi, adesso la massima priorità sarà quella di lavorare assiduamente al fianco della ditta perché la consegna della piazza avvenga nel più breve tempo possibile”.
15 Settembre 2016