Dante è poeta universale in quanto capace di muovere e destare sempre nuove domande di senso, è “poeta del futuro”, perché porta il suo lettore a guardare oltre. Ravenna, la cui ricchezza e vivacità culturale, unite alla capacità di lavorare insieme, sono acclarate, accoglie da tempo il confronto con il lascito dantesco, ritrovando in esso la via maestra per la costruzione della propria identità.
“Ravenna per Dante” è il risultato di una buona pratica del Comune di Ravenna che, come negli anni precedenti, ha condotto un’azione di coordinamento delle realtà impegnate nella produzione di eventi, di sostegno di progetti innovativi e di gestione diretta di esperienze virtuose, con un esito che per innovazione, qualità e quantità pone il calendario ravennate ai vertici della programmazione dantesca nazionale e dunque internazionale. Concorrono infatti all’elaborazione del programma dantesco, l’Istituzione Biblioteca Classense con l’Opera di Dante e Nati per Leggere, la Fondazione Cassa di Risparmio, a cui si deve un ampio sostegno, e con essa l’Accademia della Crusca, il Centro Dantesco dei Frati Minori con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università di Bologna, la Società Dante Alighieri, la Fondazione RavennAntica, l’Associazione Dante in Rete, la Società Dante Alighieri, Bonobolabo, Terre di Dante e le tante associazioni impegnate per la cultura del territorio.
Il programma – 73 appuntamenti, 30 protagonisti dell’organizzazione, 25 spazi coinvolti dalle sedi istituzionali ai luoghi privati ai siti naturalistici, 41 giorni di attività lungo un periodo di due mesi e mezzo circa – è dunque reso possibile dal lavoro costante e condiviso che istituzioni e associazioni hanno condotto insieme al Comune di Ravenna, con sguardo costante alla ricerca, alla fruibilità e alla partecipazione. L’obiettivo non è solo una valorizzazione di Dante in senso stretto, attraverso proposte di alto profilo scientifico e iniziative di divulgazione e animazione culturale, ma la fruizione dei luoghi di memoria dantesca e dei tanti spazi culturali, da quelli propriamente danteschi come la Zona del Silenzio, ai teatri, i luoghi dell’incontro pubblici e privati, le biblioteche, fino alle piazze, senza dimenticare i luoghi più complessi come la Casa Circondariale e il Palazzo della Prefettura e le eccellenze naturalistiche del territorio, come la pineta di Classe.
Nella proposta culturale, già avviata, nei giorni scorsi, dalla prestigiosa Scuola Estiva Internazionale di Studi Danteschi, realizzata dal Centro Dantesco con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, riservata ad una selezione dei migliori studenti della materia, si possono individuare dei percorsi di fruizione e di partecipazione rivolti a tutti.
Vi è innanzitutto un impegno scientifico di studio e approfondimento, in collaborazione con le principali Università e Istituzioni preposte alla ricerca dantesca, senza il quale verrebbe resa vana ogni azione di divulgazione. Si ascrivono certamente a questo obiettivo le
Vi sono poi appuntamenti che, partendo sempre dall’istanza della ricerca, sono orientati alla diffusione della conoscenza, come la rassegna
Attenzione particolare è riservata ai giovani: gli studenti delle scuole e i cittadini sono gli interlocutori di
Si colloca come evento unico ed eccezionale, non solo a Ravenna, ma nel mondo,
Molto innovativa la proposta espositiva che indaga i percorsi della fotografia d’autore anche nella sua declinazione social nella mostra
Come nelle scorse edizioni la musica e la danza non mancheranno di comunicare con il proprio linguaggio universale il messaggio dantesco; si segnalano le esecuzioni dell’orchestra Corelli e della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco. Nuova è la proposta di Cantieri che dedica a Dante un evento nell’ambito del festival Ammutinamenti con lo spettacolo
Questo susseguirsi di occasioni di conoscenza e di divertimento nei luoghi che rappresentano il segno materiale della presenza e della tradizione dantesca e nei nuovi spazi di produzione culturale, di eventi strutturati su istanze scientifiche e commistione di linguaggi creativi della contemporaneità, fanno di Ravenna il posto dove l’attualità vivificante dei capolavori danteschi,