15 Novembre 2017

Balkan Kaleidoskop: un progetto europeo al Liceo scientifico Oriani. Capire le guerre dei Balcani per incoraggiare rispetto e tolleranza

Studiare e approfondire le guerre nella ex Jugoslavia e le conseguenze che hanno avuto sull’Europa contemporanea per promuovere fra i giovani la comprensione della storia europea e un sistema di valori comuni per incoraggiare il rispetto, la tolleranza e la considerazione nei confronti delle diversità di ogni paese. E’ il progetto Balkan Kaleidoskop – nell’ambito del programma “Europe fo citizens” Strand 1: Remembrance – finanziato dalla Commissione europea, al quale il Comune di Ravenna ha deciso di aderire e che metterà in pratica con la collaborazione del Liceo scientifico Oriani. Saranno coinvolti docenti, studenti, gruppi giovanili extra scolastici e ricercatori che introdurranno nuovi metodi partecipativi nell’insegnamento della storia. Per 18 mesi, fino al 31 gennaio 2019, si svolgeranno incontri internazionali ai quali parteciperanno due docenti di storia del Liceo scientifico che seguiranno l’intero progetto e che saranno formati su nuovi metodi di insegnamento applicabili ai programmi di scuola superiore; saranno organizzati, in collaborazione con altri docenti internazionali, workshop e lezioni; saranno coinvolti 40 studenti che avranno il compito di svolgere attività di ricerca e raccolta di testimonianze di racconti di storia orale a livello locale e/o personale; saranno registrate e trascritte le testimonianze personali e, successivamente, ulteriormente elaborate dalla squadra di formatori del progetto e, infine, docenti e studenti avranno l’opportunità di partecipare all’evento finale che si svolgerà a Mostar nel 2018.
“Riteniamo che questo progetto sia un’esperienza di particolare importanza educativa e sociale – affermano l’assessora alla Istruzione superiore Ouidad Bakkali e il dirigente del Liceo scientifico Gianluca Dradi – soprattutto in questo contesto storico di grandi cambiamenti demografici. Conoscere la storia contemporanea e capire le dinamiche della guerra nei Balcani, oltretutto così vicina a noi, può aiutare i giovani a valutare la realtà con spirito critico e avere ulteriori strumenti di valutazione per mettere in atto comportamenti di tolleranza e rispetto”.