Sabato 18 novembre alle 17.30 in sala Muratori della biblioteca Classense, Paolo Falzone, docente della Sapienza – università di Roma, terrà la terza conferenza delle Letture Classensi.
Questa volta si parlerà dell’incandescente tema dell’eresia e dell’eterodossia nel pensiero dantesco, in particolare sul rapporto tra la “Commedia” e la composita realtà delle eresie medievali.
«Sarà inevitabile volgersi – afferma Falzone – agli epicurei del canto X dell’Inferno, anche per sottoporre a nuove e più puntuali verifiche il legame tra il dogma dei seguaci di Epicuro, “che l’anima col corpo morto fanno”, e l’averroismo latino del XIII secolo».
Quale fu il pensiero di Dante su questo tema scottante? Quali le sue fonti? Come presenta eretici, scismatici ed altre personalità coinvolte in tale questione? A queste e ad altre domande proporrà delle risposte l’ottimo docente della Sapienza – università di Roma.
Paolo Falzone è nato a Roma nel 1972. Laureatosi alla Sapienza – Università di Roma, ha proseguito la sua formazione a Napoli presso l’Istituto di Studi Storici, e a Pisa, dove ha conseguito il dottorato in Studi italianistici. Attualmente è ricercatore alla Sapienza.
I suoi interessi di ricerca sono prevalentemente rivolti allo studio delle relazioni tra Dante e l’aristotelismo medievale. Del 2010 è la monografia “Desiderio della scienza e desiderio di Dio nel ‘Convivio’ di Dante” (Il Mulino). È autore di numerosi articoli su riviste scientifiche e in atti di convegno. Oltre che a Dante, si interessa di letteratura italiana del Novecento (Pasolini, Morante).
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